BARBERI E MONTE, CI VUOLE L'OCCHIO LUNGO

News inserita il 29-06-2016 - Palio

Dalle scelte dei capitani al valzer dei fantini (Galleria Fotografica Gianfranco Bernardo)

La scelta fatta dai Capitani la conoscete: hanno scartato il numero uno Oppio che aveva fatto una prima batteria semplicemente perfetta e insieme a lui hanno eliminato quel Osama Bin che veniva dato da tutti come un emergente su cui puntare ad occhi chiusi. Si sono affidati a qualche vecchia conoscenza come Porto Alabe, Mocambo, e Raktou e poi hanno puntato forte su Phatos de Ozieri, sulla splendida Preziosa Penelope, e sulla velocissima Quadrivia, chiudendo il lotto con Reynard King, Renalzos, Smeraldo Nulese e la femmina baia Sarbana che, con i suoi 5 anni, è, insieme allo Smeraldo dell'Istrice, la più giovane del lotto.

Il Tittia, si sapeva, avrebbe mosso per primo avendo un ventaglio di scelte praticamnte senza alcun limite.

E lui, piccato, ha preso ancora la strada dei Pispini, impalmando la Quadrivia che nell'Oca, lo scorso anno, aveva messo in vetrina numeri di tutto rispetto.

Non c'è, questa volta il Valdimontone, a buttargli la sabbia negli occhi e si appresta quindi a tirare quello che gli addetti ai lavori hanno definito già un calcio di rigore.

Personalmente parlare di calci di rigore, nel Palio, lo trovo un assurdo, ma è un fatto che il Nicchio, ultimo baciato in fronte dalla fortuna, il giorno delle estrazioni, diventa subito il favorito numero uno della nostra giostra.

A meno di una incollatura ci vedo la Lupa con l'accoppiata felicissima Preziosa Penelope e Scompiglio. La Lupa, però, ha sul Campo la rivale e allora la bilancia pende dalla parte del Tittia.

L'Istrice, nel momento in cui scrivo, sembra aver scelto Elias Mannucci, detto Turbine, sul suo giovane, ma splendente, Smeraldo. Quale la tattica della Contrada di Camollia? Può giocare un Palio in difesa, ma anche di attacco, perché il motore del barbero è di quelli senza cedimenti.

Ritengo poi una scelta intelligente quella fatta dall'Imperatore Luigi Bruschelli, detto Trecciolino. Ha puntato con decisione sul castrone baio di 8 anni Phatos de Ozieri, mentre suo figlio, Bellocchio, si accasava nella Giraffa sulla svelta Sarbana. La famiglia gioca sul tappeto verde del Palio con due Contrade che non hanno rivali e che puntano sempre al bersaglio grosso.

Credo che abbiano visto comunque lungo...e giusto.

Nel Bruco, sul debuttante Reynard King si piazza Brigante, e nell'Aquila, sull'esordiente Renalzos, il Tremendo. La Tartuca sull'affezionato Mocambo il vecchietto della truppa con le sue undici primavera monta uno dei fantini più esperti, quel Pusceddu che cerca comunque un giorno di sole.

Nella Chiocciola, sul sauro Raktou, ci riprova Girolamo, che conosce il cavallo come le sue tasche, anche se, detto fra noi, il barbero in questo lotto non sembra figurare fra i primi cinque.

Resta l'Oca. Porto Alabe ha, secondo me, i numeri non solo per  ben figurare ma anche per cercare di rispondere subito allo squillo di vittoria della Torre. Toccherà a Gingillo mettere in evidenza le doti del barbero, oltre a dimostrare che  è definitivamente uscito dal porto delle nebbie che lo ha frenato negli ultimi anni.

L'Oca, tra l'altro, ha nelle ali angeliche del drappellone della Misericordia un richiamo preciso con un drappellone dipinto da una artista di Salicotto nella prima metà degli anni ottanta.

Io a queste cabale non ci credo...ma ho l'impressione che in Fontebranda un pensierino ce l'hanno fatto.

Roberto Morrocchi 

 

 

 

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