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FRODE FISCALE PER MILIONI DI EURO, COINVOLTO EX CALCIATORE DEL SIENA

News inserita il 03-08-2013

Una vera associazione a delinquere che, secondo gli inquirenti, farebbe capo a Genesio Severini, noto per essere stato presidente dell’Arezzo Calcio. Tra gli altri nomi spiccano quello di Raffaele Scudieri, attuale allenatore del Città di Fiumicino, e di Ferruccio Mariani (nella foto), già centrocampista della Robur e oggi titolare di uno studio commercialista.

Un sistema di scatole cinesi, composto da cooperative di imprese di pulizie e società di facchinaggio, costituite soltanto per vivere un breve lasso di tempo e venire poi chiuse. Il loro scopo? La creazione di fatture per operazioni inesistenti. Nel mirino della guardia di finanza di Fiumicino, coordinata dal secondo gruppo delle Fiamme Gialle di Roma, sono finite 49 persone, tra capi, gregari e professionisti che adesso dovranno rispondere del reato di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale. Fra loro anche ex calciatori e allenatori di calcio di squadre locali. Le indagini coordinate dalla Procura di Civitavecchia hanno fatto emergere un sistema ben oliato e attivo da anni: l’inchiesta, nata alla fine del 2009, ha svelato una frode fiscale di 60 milioni di euro.

Il sistema
Società nate soltanto per emettere fatture relative a operazioni inesistenti, contabilizzate da altre aziende che in questo modo abbattevano i propri profitti e di conseguenza il reddito. Un meccanismo, questo, che poteva essere architettato solo con la compiacenza di professionisti del settore, soprattutto commercialisti, che creavano le aziende intestandole poi a teste di legno, che venivano fatte scomparire dopo aver addossato loro i debiti tributari e contributivi del consorzio. Dagli accertamenti delle Fiamme Gialle, resi più complicati dalla mancanza di tutta la documentazione amministrativo-contabile, eliminata per impedire la ricostruzione del giro d’affari, è emerso, oltre all’occultamento al Fisco di ricavi per circa 60 milioni di euro, che i proventi della frode fiscale venivano investiti nell’acquisto di immobili, fatti confluire in una società appositamente creata.

I soci occulti
I soci occulti di quest’ultima erano proprio alcuni degli indagati. Un’associazione a delinquere che, secondo gli inquirenti, farebbe capo a un professionista di Roma: Genesio Severini, detto Gino, noto per essere stato l’ex-presidente dell’Arezzo Calcio. Ma non si tratta dell’unico indagato in ambito calcistico. Tra i nomi spiccano anche quello di Raffaele Scudieri, attuale allenatore del Città di Fiumicino, e quello dell’ex calciatore del Siena Ferruccio Mariani (nella foto), oggi titolare di uno studio commercialista. Nei giorni scorsi è stato ascoltato dagli inquirenti anche il patron del Città di Fiumicino Massimo Chierchia (mai arrestato, a dispetto di quanto impropriamente detto e scritto sulla stampa anche nazionale). Da indiscrezioni, la pista fiumicinese sarebbe coinvolta in un giro di fatture di circa 6 milioni di euro. La società di calcio locale, però, non sarebbe minimamente coinvolta nell'inchiesta, che invece rivolge le sue attenzioni su altri settori.

Indagati, non condannati
Gli elementi raccolti hanno consentito alla procura di richiedere ed ottenere dal Gip Giovanni Giorgianni l’emissione di sette provvedimenti restrittivi della libertà personale, oltre il sequestro preventivo di 10 milioni di euro, tra conti correnti, beni mobili e immobili ubicati a Roma e Fiumicino. Va comunque ricordato che siamo ancora nella fase delle indagini, e che un'accusa non equivale ad una condanna. Di più: le prove raccolte, sufficienti per autorizzare il blitz, saranno ritenute valide solo in sede processuale, unico alveo dove si "forma"realmente la prova.

Fonte: www.ilfaroonline.it

 

 

 

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