Artefice delle due promozioni consecutive dalla B all’A1 e idolo della tifoseria senese. Rivediamone le prodezze nel montaggio realizzato da Matteo Tasso
Quattro anni vissuti con il piede sempre premuto sull’acceleratore. La nuova puntata di Videoframmenti Biancoverdi è dedicata a Diego Pastori, protagonista di una Mens Sana tornata a farsi rispettare nel basket italiano tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio del decennio successivo: due promozioni (dalla B d’Eccellenza all’A1) in altrettanti campionati sotto la guida di Gianfranco “Dado” Lombardi, che nell’estate del 1989 raccoglie il testimone, ed il lavoro, di Giorgio Brenci innestando il grande Brumatti su un gruppo già collaudato (quello dei Lasi, Visigalli, Giroldi, Battisti, Guerrini e, appunto, Pastori) e poi, quando il fido Pino decide di appendere le scarpette al chiodo, puntando sull’usato sicuro di Alexis e Lampley, oltre a far sbocciare il talento di Vidili.
Pastori rappresenta l’estro in una squadra che vince predicando concretezza.
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Pastori è il giocatore che accende la finale del 1990 contro Imola, asfaltata in un palasport tornato a riempirsi come ai tempi di Giorgio Bucci. Pastori firma il canestro della staffa nella partita promozione dell’anno dopo contro Verona e poi mette la firma in calce al mercoledì da leoni nel quale la piccola Mens Sana rimanda a casa la grande Benetton. Pastori fa questo e molto altro nei suoi quattro anni a Siena, lasciando un ricordo indelebile che ad ogni suo ritorno in viale Sclavo, da avversario, gli è valso un’accoglienza da padrone di casa.
Li ripercorriamo oggi, gli anni senesi di Diego Pastori, grazie all’archivio video ed al montaggio realizzato da Matteo Tasso.