STRADE BIANCHE, VALENTINI: "CICLISTI E TURISTI, TRATTIAMOLI BENE E TORNERANNO"

News inserita il 05-03-2017 - Attualità Siena

"Questa manifestazione muove enormi opportunità ma comporta necessariamente la chiusura temporanea delle strade ed allora dobbiamo lavorare per ridurre al minimo i disagi".

Fra i vari messaggi, in merito alla Strade Bianche, ne estrapolo due: 1) "Di meglio non avevate niente da fare, le decisioni per tali manifestazioni dovrebbero essere condivise con chi è obbligato a lavorare e non da soli fannulloni" 2) "Uno spettacolo oggi! Complimenti a tutti! Con queste belle iniziative la città è più viva che mai". Del tenore del primo ne ho ricevuto solo uno, ma immagino interpreti un atteggiamento diffuso, anche se minoritario. Non voglio dividere l'opinione pubblica in due, fra buoni e cattivi, aperti e chiusi, perchè questo gioco polemico alla fine non serve a nessuno e divide ulteriormente la città. Terrò invece conto delle critiche per riflettere su come migliorare l'organizzazione e la comunicazione, per rendere la nostra comunità più partecipe possibile di un evento che deve essere vissuto come una festa collettiva oltre che come risorsa economica e motore di reputazione positiva (e Siena ne ha bisogno...). Il ciclismo ed il turismo sportivo muovono enormi opportunità ma comportano necessariamente la chiusura temporanea delle strade ed allora dobbiamo lavorare per ridurre al minimo i disagi, magari proponendo alle scuole delle zone interessate, per il prossimo anno, di stare chiuse per un sabato (da recuperare in altre date) o di anticipare l'uscita. Limitare la circolazione delle auto non deve essere vissuto come una calamità bensì, come nei giorni del Palio, come una parentesi breve e gradevole. Posso comprendere anche la crisi da "adattamento": il fenomeno Strade Bianche si è sviluppato molto in fretta e la manifestazione per amatori l'abbiamo inventata due anni fa, con una crescita esponenziale. Tutto questo, collocato nel mese di marzo, tradizionalmente avaro di presenze turistiche, costituisce una potentissima leva di immagine positiva ed attraente di Siena e del territorio circostante, uno spot universale che nessuna agenzia pubblicitaria del mondo potrebbe garantirci, a nessun prezzo. Allora, godiamoci tutti insieme questo successo e smettiamo di farci del male, insultandoci a vicenda. Per cercare di minimizzare i possibili disagi, faremo tesoro di ogni suggerimento che riceveremo, sapendo però che il futuro della nostra terra e dei nostri figli dipende anche dalla capacità di intercettare il desiderio di turismo che cresce nel pianeta, ma che vede l'Italia scavalcata da altri Paesi. Quello di questi giorni è, come dire, turismo particolarmente buono, che pernotta, rispetta ed ama l'ambiente, è interessato alle nostre tradizioni e parla bene di noi quando torna a casa. Accogliamoli bene e torneranno.

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