SIENA, ALLA CHIGIANA IL QUARTETTO VOCALE FARAUALLA

News inserita il 15-02-2018 - Eventi Siena

Giovedì 15 febbraio alle 21 nel Salone di Palazzo Chigi Saracini, a Siena, torna “Tradire. Le radici nella musica”, il ciclo di sette appuntamenti con artisti che cercano nuove sonorità nel profondo delle tradizioni musicali. Iniziativa dell’Accademia Chigiana, realizzata con il Santa Chiara Lab dell’Università di Siena, Tradire quest’anno è dedicato alla voce e al viaggio che passioni, memorie e sentimenti riescono a compiere a bordo di un canto, passando “di voce in voce”, attraverso terre ed epoche diverse.
L’appuntamento di apertura è affidato alle Faraualla, lo straordinario quartetto vocale che in venticinque anni di carriera ha incrociato il percorso con artisti internazionali, mescolando la musica al teatro, alla danza e al video.

Come la voragine carsica della Murgia da cui prendono il nome, le Faraualla inghiottono melodie, ritmi, lingue, versi, proverbi e formule magiche per poi restituirle sotto forma di canzoni che non hanno mai nulla della riproposta folk. Assomigliano piuttosto a una raccolta di mappe per un tragitto fantastico: avanti e indietro per il Mediterraneo a cantar d’amore, dalla Corsica al Mar Nero, dalla Dalmazia giù per i Balcani, passando per Albania e Bulgaria, fino alla Magna Grecia delle baccanti. E poi, nel Medioevo, dalla Spagna di Alfonso X el Sabio alla Firenze di Francesco Landini, per sposare l’aristocrazia cavalleresca di Machaut con le parole arcaiche delle guaritrici del nostro meridione bracciantile, ormai dimenticato. Con le voci e le percussioni, le Faraualla allestiscono un immaginario sonoro che evoca il Brasile e l’Angola, i tropici dai Caraibi all’Indonesia, o gli affollati pellegrinaggi vesuviani.

Sind! (ascolta!) è il titolo di un brano che dà il nome alla serata. Ma è anche un comando che invita a seguire le quattro incantatrici nella spelonca, per raggiungere le radici della voce e riemergere davanti allo spettacolo che la voce può fare: connettere due cuori, passando per le orecchie.

L’ingresso è gratuito.

 

 

 

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