A Poggibonsi la giornata conclusiva del percorso "A scuola di diritti"
Al Teatro Politeama di Poggibonsi, sono stati presentati i lavori selezionati del progetto “A scuola di diritti” promosso dallo Spi Cgil regionale, che ha coinvolto circa 500 ragazzi delle scuole superiori di nove province della regione. Un lungo lavoro che ha visto confrontarsi 23 classi con il tema dei diritti, tema che i ragazzi hanno declinato in diversi modi, seguendo quattro percorsi differenti che sono stati assegnati loro: la Resistenza e l'immediato dopoguerra, gli anni Sessanta, la cosiddetta "stagione dei diritti" a cavallo degli anni Settanta e Ottanta, e la contemporaneità.
Un progetto che mette insieme diritti, memoria ma anche futuro.
“É stato un lavoro importante, la creazione di un legame fra i diritti che la nostra generazione è riuscita a conquistare, e quelli che oggi vengono negati: il futuro di questi ragazzi è molto più incerto rispetto al nostro. Noi vogliamo dirgli che noi siamo con loro”, dice Alessandra Salvato, responsabile del Coordinamento donne dello Spi Cgil Toscana.
“Il sindacato pensionati quando fa progetti nelle scuole mette insieme la narrazione della memoria, che per noi significa le conquiste, e i diritti che hanno un significato profondo, perché i diritti sono sostanza della libertà – aggiunge Lucia Rossi, segretaria nazionale dello Spi Cgil. E parliamo ovviamente del futuro perché consegniamo ai giovani la nostra esperienza. In questo momento la nostra azione è rivolta con grande impegno al sostegno della Carta dei diritti universali del lavoro: per noi, per la Cgil, per lo Spi, è l’elemento che ci fa riflettere su quello che si è modificato nel mondo del lavoro e come possiamo risostanziare un’idea, un sistema di diritti e di tutele che può rappresentare al meglio il mondo del lavoro futuro e quello attuale”.
“Se gli adulti si impegnano nella trasmissione delle conoscenze, i ragazzi e le ragazze sono molto interessati ai temi che riguardano l’eguaglianza, il raggiungimento dei diritti sociali. Sbagliamo nel sostenere che sono apatici, in realtà hanno moltissimo da dire e da dare. Dobbiamo aiutarli a tirar fuori questa loro voglia di uguaglianza e di equità sociale”, spiega infine Eleonora Pinzuti che, assieme a tutta l’equipe formativa dello Spi Cgil, ha incontrato i docenti per portare nelle classi il progetto.
Delle classi che hanno partecipato al progetto ne sono state selezionate nove e ad ognuna è andato
un contributo di 400 euro dello Spi Cgil Toscana.
I.T.E. “Carlo Piaggia” di Viareggio - classe IV° BM
I.TEC. “Niccolini” di Volterra – classi V° AP
IST. TEC. “Buzzi” di Prato – classe II° N
I.T.I. “Pacinotti” di Piombino – classi II° MEC e II° ELE
I.S.S. “Enriques” di Castelfiorentino – classe III° B GRAFICA
I.T.S. “Marchi” di Pescia – classe IV° A
I.S.I.S. “Leopoldo II di Lorena” di Grosseto – classe IV° A SOCIO-SANITARIO
Liceo Classico “A. Volta” di Colle Val d’Elsa – classe IV° A
I.I.S. “G. Galilei” di Poppi – classe IV° A Liceo Scienze Umane
Le altre classi che hanno partecipato:
I.I.S. “G. Severini” di Cortona – classe IV° A
I.TEC. “Niccolini” di Volterra – classe V° CA
I.S.I. GARFAGNANA I.T.C.G. “L. Campadelli” di Lucca - classe IV° A - Relazioni Internazionali e Marketing
I.T.A.S. “Gambacorti” di Pisa – classe IV° G BioTecnologie Sanitarie
Liceo Scientifico “U. Dini” di Pisa – classe III° A
I. Omnicomprensivo “Marcelli” di Foiano della Chiana – classe IV° ITE
I.T.I.S. “G. Galilei” di Arezzo – classe II° L
IST. TEC. “Buzzi” di Prato – classe II° A
IST. TEC. “Buzzi” di Prato – classe I° A
I.P.S.I.A. “A. Volta” di Piombino – classe II° A MAT
Liceo Musicale “Fonteguerri” di Pistoia – classi III° e IV° MUSICALE
Liceo “San Giovanni Bosco” economico-sociale di Colle Val d’Elsa – classe II° C.P
Liceo “San Giovanni Bosco” di Colle Val d’Elsa – classe II° A
