"PIANCASTAGNAIO SOSTIENE FLORAMIATA MA AMIATA ABBANDONATA DALLE ISTITUZIONI"

News inserita il 05-05-2016 - Piancastagnaio

Il Capogruppo del comune pianese, Samuele Bechini, prende posizione (Amiatanews).

Su Floramiata prende posizione l’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio, al convegno “Floramiata per l’occupazione” organizzato dalla CGIL-FLAI senese ed Amiatina.
Assente per impegni il Sindaco Luigi Vagaggini, è stato il Capogruppo Samuele Bechini, ad assistere ed intervenire durante l’incontro.
Un intervento che ha voluto chiarire la posizione del Comune di Piancastagnaio verso l’azienda, insediatasi più di trent’anni proprio nel territorio del comune amiatino, che, tra l’altro, ospita anche il termodotto Enel e lo scambiatore di calore per fornire l’energia, in forma di vapore, per la produzione serricola e dove, lo stesso comune pianese, ribadisce da tempo i propri diritti.
Una posizione di completo sostegno per i lavoratori e di attesa per l’asta di domani e per i prossimi incontri che si avranno in Regione, a partire da quello del 16 maggio a Firenze dove, oltre che di Floramiata (al di là dell’esito dell’asta), i sindaci di zona affronteranno col Governatore Rossi il tema della crisi economica, occupazionale e strutturale dell’intero comprensorio amiatino.

“La mia è un’Amministrazione giovane, insediata solamente due anni fa… Per Floramiata l’impegno è totale, a partire da quello del Sindaco Vagaggini, ma noi non c’eravamo. Ci siamo ora e l’impegno c’è e ci deve essere. La vicinanza delle Istituzioni, della Regione, dovrebbe essere più forti. Se è vero quel che ha dichiarato il Sindaco di abbadia S. Salvatore, Fabrizio Tondi, che sono stati distribuiti nella lucchesia 24 milioni di euro e nella provincia di Siena soltanto 100 mila euro, bisogna fare qualcosa di più per questo territorio che è abbandonato sotto ogni aspetto. Dopo l’intervento sulla stampa del Sindaco Vagaggini, che chiedeva al Governatore Rossi di avere rispetto per i lavoratori di Floramiata, è stato convocato un incontro il 16 di maggio, dieci giorni dopo la chiusura della seconda asta di vendita dell’azienda prevista per venerdì 6 maggio. Mi sembra una cosa… sintomatica. Vicinanza delle istituzioni? Dovrebbero farsi sentire di più.”

L’attesa rimane per domani, quando, per la seconda volta, si vedrà il risultato dell’asta di vendita.

Fonte: www.amiatanews.it

 

 

 

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