PER VIRTUS, MENS SANA E COSTONE RITORNO IN CAMPO PIÙ VICINO?

News inserita il 05-01-2021 - Sport Siena

La FIP ha inserito anche C gold, C silver e B femminile tra i campionati di interesse nazionale.

Per Virtus, Mens Sana, Costone e Costone femminile la ripartenza potrebbe essere più vicina. Nei giorni scorsi, infatti, la Federazione Italiana Pallacanestro ha inviato al CONI la lista aggiornata dei tornei di interesse nazionale, quelli cioè che possono svolgersi ai sensi dei vari DPCM in tema di pandemia, aggiungendo all’elenco anche i campionati di serie C gold, C silver e B femminile, oltre a tutti i campionati giovanili che prevedono una fase finale nazionale (i campionati di  eccellenza maschile oltre all’under 14 elite e, in campo femminile, l’under 18, l’under 16, l’under 15 e l’under 14). Una decisione che ha preceduto, ed in un certo senso, posto un rimedio, alle anticipazioni pubblicate da alcuni organi di stampa nazionali, secondo i quali il Governo, visto il progredire dell’epidemia, sta pensando ad uno stop almeno fino all’estate degli sport di contatto a livello dilettantistico ed amatoriale. Il via libera, dato nella serata di ieri dal CONI, alla proposta della federazione, consentirebbe alle squadre interessate di riprendere sin da subito gli allenamenti di gruppo, sospesi da oltre due mesi, il tutto in vista di una probabile ripresa dei campionati nel giro di un paio di mesi, salvo diverse disposizioni governative. Resta però da capire quali saranno i protocolli da applicare in ambito regionale, non essendo più sufficiente il meccanismo delle semplici autocertificazioni pensato lo scorso settembre, quando l’andamento dell’epidemia non era ai livelli attuali. Ne sapremo certamente di più Lunedì 11, quando sarà in programma una video conferenza tra il presidente federale Petrucci ed i presidenti dei vari comitati regionali per fare il punto della situazione. Non è escluso che in quell’occasione venga stabilito di applicare anche nelle “minors” lo stesso protocollo utilizzato in serie B, con l’effettuazione di un tampone rapido 48 ore prima di ogni gara, che prevede però costi insostenibili da gran parte delle società, a meno che dalle stanze federali non arrivino sostegni economici a favore delle varie squadre. Ci sarà da capire anche quale sarà la volontà dei giocatori, veri protagonisti dei campionati regionali che, nella maggior pare dei casi, sono dilettanti nel vero senso della parola, donne e uomini che interpretano il basket per pura passione e che non fanno di esso un lavoro; poi ci sarà da risolvere la grana degli scontenti, di tutti coloro, squadre e giocatori, che sono restati esclusi dal provvedimento e che si sentono giustamente discriminati rispetto ai colleghi, in particolar modo dei ragazzi, che per il secondo anno consecutivo si vedrebbero privati del loro sport preferito, sebbene l’intento della FIP sembra sia quello di garantire almeno la ripresa degli allenamenti per le categorie restate escluse dall’interesse nazionale. Polemiche e questioni a parte, la possibilità di tornare a sentire il rumore del pallone rimbalzare sul parquet ed il “ciuff”

della retina, potrebbe essere molto più vicina.

 

 

 

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