Con lui se ne va una grande figura della Siena contradaiola.
Guerriero Cappannoli è stato un grande senese e contradaiolo, uno di quei personaggi che purtroppo oggi a Siena è sempre più raro trovare. La sua passione e il suo amore per il Bruco erano infiniti, in Contrada era una di quelle figure di riferimento che quando prendono la parola hanno un certo “peso”. Tantissimi gli anni in cui Guerriero ha custodito il cavallo della Contrada di Via del Comune come barbaresco: erano gli anni in cui il Bruco cercava di interrompere il digiuno dall'ultima vittoria del 2 luglio 1955 con Ciancone e Sturla andando spesso molto vicino alla vittoria.
Ha vissuto poi gli anni delle tante e ravvicinate vittorie del Bruco (
2003, 2005 e 2008) arrivate dopo lo “storico” successo del
16 agosto 1996. Grande anche la sua passione per i cavalli, insieme a
Pier Guido Landi e a
Danilo Boschi è stato uno dei proprietari del grande
Urbino de Ozieri, vincitore di 3 Carriere sulle 4 corse e anche di altri cavalli che hanno corso il Palio come
Volturno, andato in sorte proprio al
Bruco nella
Carriera del 2 luglio 1980. Il Palio per Guerriero era una grande passione, non mancava mai al Ceppo in occasione delle Previsite e la mattina della Tratta era tra i primissimi ad arrivare in una Piazza del Campo semivuota per vedere i cavalli presentati. Parlare di Palio con Guerriero era veramente un piacere, con il garbo e la gentilezza che lo contraddistinguevano si divertiva a raccontare aneddoti e racconti legati alla nostra Festa e in particolare al suo Bruco.
Siena e il Palio hanno perso una colonna portante ed è importante fare in modo che il ricordo di questi personaggi che hanno fatto la storia della nostra Città non venga mai meno per non disperdere l'enorme patrimonio culturale che Siena può vantare.
Francesco Zanibelli - Foto: Francesco Tiravelli