MENS SANA VINCE (70-71) ANCHE A LIVORNO: LA CAPOLISTA SE NE VA

News inserita il 02-12-2023 - Mens sana Basket

Tognazzi firma il sorpasso a 14" dalla sirena, all'Ardenza è festa biancoverde nel ricordo di Ezio Cardaioli

DON BOSCO LIVORNO-MENS SANA SIENA 70-71 (22-14; 44-36; 59-51)
DON BOSCO: Ciano 3, Bandini, Dodoli, Tartamella 17, Idone 2, Giachetti 13, Regoli 12, Spinelli, Crocetta 4, Deri 12, Di Sacco 1, Balestri 6. All: Barilla.
MENS SANA: Bambilla, Pannini 10, Iozzi 9, Giorgi, Marrucci 10, Figus ne, Puccioni 8, Sabia 4, Cucini 3, Prosek 7, Tognazzi 20. All: Betti.


Arbitri: Baldini e Cavasin
Il cuore della Mens Sana va oltre gli ostacoli. Vince anche a Livorno, la squadra di Paolo Betti, mettendo il naso avanti a 14” dalla fine con un ciuff del solito Vittorio Tognazzi (ancora una volta top scorer con 20 punti) e ribaltando 39’ di immane sofferenza, causatale dalla faccia tosta (bella e lodevole) con la quale i ragazzini terribili del Don Bosco affrontano la sfida al vertice dell’ultima di andata: all’Ardenza finisce 70-71 ed è festa tutta senese, dedicata al grande Ezio Cardaioli (ricordato in avvio di gara con un minuto di raccoglimento) e a tutta quella fetta di tifosi biancoverdi rimasta a casa in segno di vicinanza, e rispetto, per un altro lutto che nelle ultime ore ha colpito la grande famiglia della curva.
Imbrigliata nella ragnatela difensiva dei padroni di casa (arrivati a condurre anche di 17 lunghezze) e tagliata ripetutamente fuori nelle contese a rimbalzo, la capolista mensanina si accende tutta insieme, negli ultimi giri di orologio, e legittima l’idea che col passare delle settimane oltre alla fiducia stia crescendo pure la qualità del gruppo di viale Sclavo, anche in partite sporche e complicate, nelle quali si vince facendo segnare un punto in meno agli avversari, anziché valicando quota 100. A targare la vittoria sono gli ultimi 7’ difensivi di Marrucci, e l’impatto che in quegli stessi frangenti offrono sull’altro lato del campo Prosek (costretto a lungo in panchina per evitare di uscire per raggiunto limite di falli), Tognazzi e Puccioni, accesosi ancora una volta nelle battute conclusive, con il capitano Pannini a pilotare il tutto dalla cabina di regia.
LA CRONACA Livorno parte mettendo subito tanta pressione sui possessi mensanini, che faticano a trovare la via del canestro in un primo periodo nel quale Prosek spende due falli in un amen e solo Marrucci sembra avere confidenza coi ferri del PalaMacchia. Ciano e Deri vedono il canestro grande come una vasca e portano il Don Bosco sul 16-9 dopo 7’, ma il vantaggio dei bianchi di casa tocca anche la doppia cifra prima che Pannini metta un tampone con i liberi del -8 al primo mini-intervallo.
Le cose peggiorano col passare dei minuti, con Tartamella e Regoli che affondano la Mens Sana (31-14) costringendo Betti al secondo time out mentre sulle tribune gli animi si surriscaldano oltre il dovuto. Si rivede sul parquet Prosek, ed è tutta un’altra musica: il lungo si fa spazio sotto canestro su entrambi i lati, creando spazi per Tognazzi e Pannini, che fissano un parzialino di 8-0 sul quale gli ospiti provano a ricostruire una serata di indubbia difficoltà nel confronto con la freschezza del quintetto labronico. Uno scontro fortuito mette ko Ciano, ma Livorno in un batter d’occhi è di nuovo a +13 (39-26 al minuto 17’), con Giachetti che provoca anche il terzo fischio ai danni di Prosek, richiamato velocemente in panca. Situazione falli che diventa drammatica negli ultimi giri di orologio della prima frazione, allorché Cucini si vede mostrata la lettera T che gli vale addirittura la quarta penalità personale: una gita in lunetta dopo l’altra, il Don Bosco si mantiene in controllo (44-31), con la reazione senese frustrata dall’1 su 4 ai liberi col quale si torna negli spogliatoi.
Tutta un’altra musica quando si rientra in campo. Iozzi suona la carica con il 2+1 e lanciando la transizione che Puccioni conclude con la tripla dall’angolo. Mens Sana in un amen a -1, mentre fioccano tecnici (stavolta in direzione Livorno) e Tognazzi mette il punto dell’aggancio sul 48-48. Per passare avanti, la squadra di Betti avrebbe bisogno di maggior precisione ai tiri liberi, quella che invece manca un po’ a tutti i biancoverdi e che permette al Don Bosco di rimettere ancora una volta le mani sulla partita, prima con i canestri di Tartamella, poi con i personali di Regoli (59-51) che mandano fuori dal match Sabia per raggiunto limite di falli prima che suoni la sirena dell’ultimo stop.
A far uscire la Mens Sana dal tunnel, quello del nervosismo soprattutto, ci provano prima Prosek e poi Tognazzi (sua la tripla del 68-64 a 2’52” dalla fine) e nonostante qualche possesso gettato alle ortiche per mancanza di lucidità si arriva di nuovo a stretto contatto (68-67) con Puccioni che la butta dentro da lontano. La difesa ospite concede solo un canestro a Crocetta, forse viziato anche da un fallo che i due in grigio si dimenticano di sanzionare, ma Tognazzi è on fire e firma i quattro punti che decidono la gara. Sull’errore di Giachetti, la capolista Mens Sana se ne va.
Matteo Tasso

 

 

 

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