Contro Agliana decisive le prestazioni dei lunghi Prosek (23+11) e Sabia (16+12). Sabato a Firenze sfida alla capolista
MENS SANA-PALL. AGLIANA 81-73 (23-18; 46-40; 60-54)
MENS SANA: Brambilla, Pannini 4, Giorgi, Marrucci 10, Figus ne, Puccioni 12, Sabia 16, Cucini 2, Masini ne, Prosek 23, Tognazzi 14. All: Paolo Betti.
AGLIANA: Mucci 2, Catalano 10, Cannone 18, Rossi 26, Andrei, Mbengue 3, Bibaj ne, Nieri 9, Bonistalli 1, Bacci 4.
ARBITRI: Deliallisi e Cavasin (Li)
Il PalaCorsoni rimane imbattuto anche dopo il recupero della quinta giornata, con la Mens Sana vittoriosa (81-73) su una Pallacanestro Agliana rimasta per 40’ nella scia dei biancoverdi. In quella che potrebbe essere stata l’ultima recita della squadra di Paolo Betti lontano dal PalaEstra (circolano indiscrezioni sulla riapertura del campo centrale del palasport entro la prossima settimana, ma si attende l’ufficialità), sul palco a prendersi la ribalta sono i lunghi della squadra di casa: 23 punti e 11 rimbalzi portano la firma di “Giangi” Prosek, Alessio Sabia scrive 16+12 (le due torri portano a casa anche 17 falli subiti), oro che cola in una serata invece da incubo nel tiro da fuori (1 su 22 da oltre l’arco, recita lo scout a fine gara) che per larghi tratti rende complesso l’approdo al successo numero cinque di questo avvio di serie C. Il modo migliore per onorare la memoria di Resy Soldatini, la tifosa scomparsa durante la scorsa settimana, salutata da una sciarpata a tutto palazzetto tra il primo e il secondo periodo.
E dire che sono gli esterni Tognazzi e Puccioni (in dubbio fino all’ultimo per un problema alla schiena) a sorreggere l’attacco biancoverde in un avvio nel quale si corre, e si sbaglia, molto da entrambe le parti. L’appoggio al tabellone su rimbalzo offensivo di Cucini e due personali di Marrucci producono il primo tentativo di allungo senese (15-10 dopo 7’), subito rintuzzato dalle soluzioni in velocità di Zita. La Mens Sana costruisce e cerca spesso le mani dei suoi esterni, ma in una serata da polveri bagnate è la solidità nel colorato di Sabia a smuovere il punteggio (29-24 al 13’) quando gli ospiti si affacciano sull’orlo della parità: trattato con le maniere ruvide dalla difesa aglianese, il lungo di casa ribatte anche al punto del sorpasso (33-34) di Catalano, arrivato in contropiede dopo un mancato fischio dei due in grigio, che qualche possesso dopo (con i mensanini intanto tornati sul +5) mostrano la “T” in faccia a un esterrefatto capitan Pannini. Prende una piega nervosa il match (un tecnico vola pure all’indirizzo dell’esterno ospite Nieri), ma Sabia, sempre lui, strappa applausi per la concretezza nelle contese e la precisione (43-37) dalla lunetta.
Ripresa con Agliana che gioca la carta della difesa a zona, battuta (48-41) da una sospensione di Puccioni che il pubblico del PalaCorsoni accoglie come l’eurogoal del mercoledì. A dare ragione a Betti è però soprattutto l’idea di giocarsela con le due torri: prima Sabia e poi Prosek, infatti, tolgono quintali di castagne all’attacco biancoverde, che ha il merito di passarsi bene e con pazienza la palla e che tocca la doppia cifra di vantaggio (58-46 al 27’) quando Tognazzi fa ciuff alzando la parabola nel traffico. Nel quarto periodo Pannini alza invece il ritmo, servendo a Marrucci il delizioso assist del +13 (69-56) col quale si entra negli ultimi 7’: rimasta senza coach (la partita di Gambassi si conclude al secondo fallo tecnico), la compagine ospite si affida all’esperienza di Zita e Rossi (72-68), il migliore tra i suoi con 26 punti 8 su 10 dal campo, per tenere aperta una partita che sembrava indirizzata verso un tranquillo finale.
Valgono oro la sospensione dall’angolo e poi il recupero difensivo del solito Prosek, sul quale si innesta il contropiede col quale Tognazzi va a guadagnarsi i liberi del 77-68 a -2’42”. L’esterno mensanino se ne va di lì a poco, anche lui gravato del secondo tecnico dopo uno scambio di idee con Rossi, che riporta i suoi sul -6: nel volatone finale, Agliana getta alle ortiche due possessi sanguinosi e la reattività di Marrucci e Sabia sulle contese sotto canestro mette in ghiaccio il risultato. Sabato pomeriggio appuntamento a Firenze, per provare a scalare il Pino capolista.
Matteo Tasso
Foto Il Biancoverde