MENS SANA ARCHIVIA LA “FESTA A NUMERO CHIUSO”: ADESSO TOCCA ALLA SYNERGY

News inserita il 04-10-2023 - Mens sana Basket

Domenica prossima trasferta in Valdarno. Sui lavori in viale Sclavo, società fiduciosa: “Torneremo al palasport a novembre”

Infilati in tasca i primi due punti della stagione, e fatto un passo avanti verso la conquista della permanenza in categoria, per la Mens Sana è già il momento di mettere a fuoco il prossimo impegno. Destinazione San Giovanni Valdarno, domenica prossima, trasferta più vicina della stagione (a meno di una stracittadina durante la seconda fase, altrove ci tengono molto) e campo storicamente ostico per il basket senese anche se i biancoverdi, in verità, nella loro storia hanno giocato solo una volta, e vinto (a marzo, dopo un tempo supplementare), dentro la vecchia palestra che ospita la Synergy.
Togliamoci subito il dente, dato che siamo in tema di impianti. Sulla tribunetta del PalaCorsoni, sabato scorso, è sì andata in scena la serata dell’orgoglio biancoverde (foto e video che stanno girando sui social parlano chiaro sull’impatto che il tifo ha avuto sull’esordio di Tognazzi e compagni oltre a produrre, sempre altrove, un’inedita gara a sparare cifre su spettatori, paganti e non, che assistono a partite e/o eventi), ma il fatto che la festa sia stata a numero chiuso rappresenta per tutto l’ambiente una sconfitta, di quelle cocenti anche.

Sì, perrché tappezzare di biancoverde una palestra nella quale non entrava più neppure uno spillo, farla vibrare per 40’ con cori, tamburi e battimani, renderla insomma un fortino (se inespugnabile o meno lo dirà la gara casalinga di sabato 14 contro Livorno, ben più impegnativa di quella appena giocata) come mezzo secolo fa era il Dodecaedro riempie gli occhi e scalda il cuore, perdere però per strada almeno metà del proprio seguito abituale perché più di 350 posti (gli altri 50 del palazzetto Cus di norma se ne vanno tra accrediti e pubblico ospite) la nuova sistemazione non può garantirli e non poter dare la dovuta visibilità ai propri partners commerciali è un harakiri che una società che si chiama Mens Sana, con o senza Basketball, non può permettersi di sopportare oltre le due partite già da tempo programmate lontano dal PalaEstra. Laddove, nel frattempo, sta partendo la prima tranche di lavori di ristrutturazione sul soffitto, verrebbe da dire finalmente se non fosse che un paio di settimane di ritardo nell’allestimento di un cantiere, in Italia, rappresentano quasi un successo. Sarebbe invece un k.o. tecnico per tutto il mondo Mens Sana gestire un prolungamento dello stato di emergenza che, di fatto, si creerà dalla prossima settimana, quando la prima squadra e tutta l’attività giovanile ripareranno altrove, sul parquet dell’Acquacalda e su quello di Colonna San Marco, oltre che sul vecchio campo del Dodecaedro.
Inutile andare avanti, fare congetture, meno che mai dietrologia. Al momento si può solo sottoscrivere ciò che Mens Sana Basketball ha comunicato, ribadendo “di aver ricevuto personalmente dall’Assessore comunale Lorè assicurazioni in merito al fatto che i lavori si concluderanno entro la fine di ottobre e che pertanto dall’inizio del mese di novembre la prima squadra e le squadre giovanili potranno tornare ad allenarsi e a disputare gli incontri casalinghi presso il PalaEstra”. In attesa di saperne di più, domenica prossima (appunto) coach Paolo Betti e i suoi ragazzini terribili saranno chiamati ad alzare ulteriormente l’intensità per ripetere in trasferta le buone cose mostrate all’esordio in (...) casa: sulla carta neppure Synergy è un’avversaria di prima fascia (il roster però è più esperto rispetto a quello di Sancat Firenze e poi ci sono i 207 cm di Francesco Quaglia, centro classe 1988 con trascorsi anche in serie A), e il -21 patito a Carrara lo dimostra. Attenzione però, nella serie C delle tante (otto) retrocessioni il rischio è sempre lì dietro l’angolo, pronto a metterti i bastoni tra le ruote.
Matteo Tasso

Nella foto (Mens Sana Basketball), lo striscione esposto dalla tifoseria biancoverde durante il minuto di raccoglimento per ricordare Antonio Montereggi

 

 

 

 

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