LA MENS SANA PUNTA IL DERBY. CALIANI: "COSTONE SOLIDO E FORTE, SARÀ DURA"

News inserita il 17-02-2023 - Mens sana Basket

Il d.g. biancoverde ringrazia i tifosi per il sostegno alla squadra: "Sempre presenti, anche in trasferta: rappresentarli è un onore"

La stracittadina è dietro l’angolo e per la Mens Sana la buona notizia è poterla affrontare sostanzialmente al completo. Per la “trasferta” di Montarioso tornano a disposizione Iozzi, che ha scontato i due turni di squalifica rimediati nel finale della partita di Arezzo, e Lazzeri, parzialmente recuperato dai problemi fisici al ginocchio: in attesa di dare spazio sul parquet anche a Milano, che comunque da un paio di settimane sta lavorando assieme ai compagni in allenamento, lo spettro di giocare un derby con le pile scariche per motivi di infermeria (come avvenuto un anno fa, più o meno di questi tempi) stavolta non c’è ed è un motivo in più per vivere la vigilia sognando la grande impresa, pur nella consapevolezza che gli avversari partano favoriti. Consapevolezza confermata dal d.g.

di viale Sclavo, Riccardo Caliani.
Caliani, che partita bisogna attendersi?
“Molto dura, con quel filo di tensione in più che i derby inevitabilmente creano, contro una squadra che oggi è molto diversa da quella affrontata nella partita di andata. Credo che per investimenti, ambizioni e qualità dei singoli il Costone sia una delle squadre più attrezzate della categoria, con un ottimo mix di giocatori esperti e di talento. L’ultima vittoria a domicilio della capolista Castelfiorentino secondo me non è casuale, dimostra come adesso i gialloverdi siamo una formazione solida e molto forte”.
La classifica della Mens Sana, dati i pronostici estivi, è tutto meno che scontata. Quante recriminazioni ci sono, però, sull'andamento di alcune partite?
“Dispiace sicuramente aver perso qualche partita dominata per lunghi tratti e poi sfuggita di mano nel finale. Considerando le premesse estive però, non posso che essere soddisfatto di quanto sta facendo la squadra. Qualcuno avanzava dubbi sul fatto che potessimo competere a questo livello, invece abbiamo dimostrato di poterlo fare e con umiltà e lavoro ci siamo guadagnati la possibilità di potersela giocare con tutti. La differenza tra competere e vincere le partite, però, è molto più grande di quello che si pensa: mi piace fare un parallelo con l’atletica leggera, dove a volte tra vincere e perdere una gara di velocità è questione di frazioni di secondo e, per chi sta dietro, colmare quel gap è spesso più difficile di quanto non lo sia stato arrivare a competere fino a quel punto”.
Cosa manca alla squadra per gestire diversamente i finali di gara?
Credo che il fatto di avere un roster imbottito di debuttanti in categoria possa essere uno dei motivi, non l’unico ma forse il principale, per cui spesso ci manca un po’ di esperienza per gestire meglio i finali di partita. L’aspetto mentale è chiaramente un fattore e i molti tiri liberi sbagliati ne sono un’evidente dimostrazione. Dobbiamo lavorare per cercare di essere più performanti e continui, mantenendo la lucidità e non deprimendoci se durante la partita capita di subire un parziale o di faticare a fare canestro. Le difficoltà fanno parte del normale corso di una stagione e soprattutto devono aiutarci a crescere e capire cosa serve per compiere un ulteriore passo in avanti”.
Avete accettato di disputare la C Gold "per fare valutazioni", soprattutto sul roster. È presto per stilare un primo bilancio?
“Direi che abbiamo già diversi elementi per poter fare un primo bilancio in questo senso, anche se mancando ancora un terzo di stagione le valutazioni finali le faremo alla fine. Credo che i ragazzi si siano calati perfettamente in questa nuova realtà, mettendosi totalmente a disposizione del gruppo e dello staff. Credo che tutti abbiano dato un contributo, più piccolo o più grande, anche tenendo conto delle caratteristiche e delle qualità tecniche di ognuno”.
La serie B fu indicata come traguardo massimo quando la Mens Sana scelse di ripartire nel 2019 dalla Promozione. Oggi che quella categoria è lontana solo uno scalino, si intravedono prospettive diverse?
“Per il momento il nostro obiettivo resta lo stesso che avevamo indicato all’inizio del percorso. Come sempre ho detto, un ulteriore step di crescita non può prescindere da un ulteriore incremento di ricavi da parte della società: nei prossimi due mesi faremo come sempre il punto della situazione con i nostri sponsor e capiremo meglio cosa saremo in grado di fare nel prossimo futuro. A tutti noi piacerebbe poter tornare rapidamente in un campionato nazionale, ma purtroppo abbiamo già sperimentato sulla pelle di tutti, compresi i nostri tifosi, cosa vuol dire fare il passo più lungo della gamba, travolti da eccessi di ottimismo. Stiamo lavorando per consolidare rapporti commerciali esistenti e trovarne di nuovi che ci diano una maggiore stabilità e ci consentano di avere certezze a medio termine, perché altrimenti è impossibile fare una programmazione seria. Credo comunque che in questi tre anni e mezzo la società abbia sempre cercato di rispettare i propri impegni, non tirandosi mai indietro quando c’è stato da accettare qualche piccola sfida come quella di dire sì alla C Gold nell’estate scorsa. È chiaro che per fare il definitivo salto di qualità ed ambire a palcoscenici più prestigiosi c’è ancora molto lavoro da fare”.
Qual è lo stato di salute della Basketball Academy?
Non sta a me giudicare il nostro operato. Quello che posso dire è che oggi la Mens Sana Basketball Academy è una sezione sana e che prova ogni giorno ad aggiungere o migliorare qualcosa. Oltre alla Prima Squadra stiamo cercando di ottimizzare anche il nostro settore giovanile, ma chiaramente anche per fare questo servono programmazione e soprattutto investimenti. Ci tengo a ringraziare tutti coloro che con passione, serietà e spirito di appartenenza, collaborano con noi per far sì che anche il settore giovanile funzioni il meglio possibile. Tecnici, dirigenti, staff allargato, tutte persone che hanno poca visibilità ma che sono indispensabili. Sono orgoglioso della “squadra” che in tre anni abbiamo creato e che spero possa allargarsi sempre di più. Mi piacerebbe che anche i giovani biancoverdi sviluppassero l’attaccamento ai colori ed alla società che vedo nei nostri collaboratori, perché è questo che ti fa sentire fiero di far parte di un qualcosa di speciale, al di là di una palla che entra o che esce da un canestro”.
Come sono i rapporti con le altre società cittadine?
“Direi di grande rispetto. È normale che in campo ci sia una giusta rivalità, a maggior ragione adesso con le tre prime squadre nella stessa categoria, ma fuori dal campo non ci sono mai stati problemi. E penso che questo clima di serenità sia importante e vada mantenuto, perché farsi la guerra sarebbe controproducente per tutti”.
Nessuno si aspetta guanti di velluto, ma in giro per la Toscana la Mens Sana viene attesa al varco e non sempre pare tutelata…
“Non mi piace parlare di tutela, perché significherebbe ammettere che esiste e invece penso che la tutela, appunto, non debba esistere nello sport. Detto questo, partendo dal presupposto che gli arbitri non devono assolutamente essere un alibi, è vero che in qualche occasione non siamo stati, diciamo così, fortunati. Quando abbiamo subito dei torti, o che almeno abbiamo ritenuto tali, ci siamo fatti sentire nelle sedi opportune: attenzione però a non cadere nella trappola del complotto, altrimenti abbiamo già perso. Dobbiamo restare concentrati su cose che possiamo controllare, senza disperdere energie per cose che, invece, sono fuori dal nostro controllo”.
I tifosi biancoverdi in settimana hanno polemizzato sul numero di biglietti messi a loro disposizione per il derby, ma poi hanno deciso di essere presenti…
“La loro presenza ed il loro supporto è un fattore molto importante per noi. Lo è ovviamente quando giochiamo al PalaEstra, dove il sostegno non è mai mancato anche quando eravamo in Promozione o nei momenti più difficili che abbiamo vissuto, ma lo è anche in trasferta, cosa assolutamente anomala per il campionato che disputiamo. Sappiamo che oltre a coloro che saranno presenti al PalaOrlandi, ce ne saranno molti altri che si riuniranno al Bar Mens Sana per seguire la partita tutti insieme. Ci tengo a ringraziarli per l’attaccamento che sempre dimostrano ai nostri ragazzi ed a questi colori. Per noi è un onore, assieme a una grande responsabilità, sapere di rappresentare tante persone”.
Matteo Tasso

Foto Mens Sana Basketball Academy

 

 

 

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