«Nella fase più drammatica della crisi, la Chiesa rinascerà»
Qualche politico, con note quasi disprezzanti, apostrofava il Papa emerito con l'epiteto “il Papa che ebbe il coraggio di dimettersi”. Dal baratro della propria pochezza culturale, non sapendo evidentemente che si trattava del più grande teologo che il mondo ci avesse mai regalato e rispettoso al massimo della dottrina della fede.
Dovendo riassumere il papato di Benedetto XVI, si può asserire con grande sicurezza che lui si sia preoccupato che l'uomo rispetti la parola di Dio anziché essere la Chiesa ad adattarsi alle "mode" del momento.
Il messaggio lasciato da Gesù Cristo è chiaro, semplice e lampante, qualunque adattamento voluto dall'uomo o dalle ideologie della società imperante è solo fuorviante.
In estrema sintesi o si è cristiani o non lo si è, la dottrina è quella e non ha bisogno di adattamenti. Riportiamo fedelmente un messaggio di Ratzinger ampiamente esaustivo:
«Avremo, presto, preti ridotti al ruolo di assistenti sociali e il messaggio di fede ridotto a visione politica. Tutto sembrerà perduto, ma al momento opportuno, proprio nella fase più drammatica della crisi, la Chiesa rinascerà. Sarà più piccola, più povera, quasi catacombale, ma anche più santa. Perché non sarà più la Chiesa di chi cerca di piacere al mondo, ma la Chiesa dei fedeli a Dio e alla sua legge eterna. La rinascita sarà opera di un piccolo resto, apparentemente insignificante eppure indomito, passato attraverso un processo di purificazione. Perché è così che opera Dio. Contro il male, resiste un piccolo gregge».
Di conseguenza quando in televisione alcuni giornalisti riportano la parola innovatore o modernizzatore, parlando di un Papa, non sono certo pervasi da una stringente logica cristiana o meno che mai conoscenti della parola del Signore, quindi anche a Siena come in tutti gli altri posti del mondo si tenti di dare dignità a quella che per importanza è stata una delle figure papali più grandi della storia!
Amen
Simone Benvenuti
