"INADEGUATEZZA DELLA GOVERNANCE, VOGLIAMO CONTINUARE A STUDIARE A SIENA JAZZ"

News inserita il 09-09-2023 - Attualità Siena

Lettera del collettivo studenti dell'Accademia 

SIENA - ''La nostra accademia versa in una situazione che ha destato preoccupazione e sconforto in tutto il corpo studentesco. Nell'ultimo semestre l'inadeguatezza e l'incompetenza della governance ha raggiunto livelli tali da temere per la continuità e sopravvivenza stessa del Siena Jazz University. Permangono incertezze non giustificabili rispetto ad una delle eccellenze didattiche italiane in ambito jazzistico''.

Così inizia la lettera inviata dalla consulta degli studenti del Siena Jazz University, nelle persone di Giuseppe Vitale, Leonardo Romeo Borghi e Gabriele De Pasquale, che fa il punto di un momento critico ma non privo di speranze per la grande accademia senese. E prosegue con altre note sulla mancanza di comunicazione e di confronto nonostante vi siano state richieste di dimissione per i vertici del Siena Jazz anche da parte degli studenti di SJU.
''La comunicazione - sottolinea la lettera - è stata praticamente nulla e a volte non attinente alla realtà (nella prima assemblea il direttore artistico ha dichiarato falsamente che Siena Jazz non è provvista di un piano di sicurezza)''.
''In una lettera al sindaco Nicoletta Fabio abbiamo chiesto le dimissioni di presidente, direttore amministrativo e direttore artistico, senza ottenere risposta''.
Inoltre si parla della lettera indirizzata al direttore Antonio Artese per ottenere informazioni sulla causa in corso tra Associazione Jazzistica Senese e Siena Jazz sul cambio di statuto, notoriamente messo in discussione in quanto ''potrebbe portare alla perdita della certificazione AFAM e quindi al conseguimento di un diploma valido sul territorio nazionale". Ma la risposta non è arrivata.
La lettera commenta anche le dimissioni di tre docenti del Siena Jazz, una cosa molto grave, e che non sono stati ancora sostituiti.
''Abbiamo anche chiesto come mai al 4 settembre non si conoscono i nomi dei docenti che sostituiranno Roberto Cecchetto, Gabriele Evangelista, Ferruccio Spinetti, Giovanni Falzone. La risposta è stata ''Ce ne stiamo occupando'', ma nemmeno in una scuoletta di provincia ad un mese dall'inizio delle lezioni non si conoscono i nomi dei docenti''.
Siena Jazz è descritto come uno dei ''templi del Jazz in Italia'', come sottolinea la lettera, e non è tollerabile tutto questo. Vi sono studenti che hanno fatto gli esami di ammissione e sono nel limbo senza sapere con chi studieranno, il sito non è stato aggiornato in merito, fino a pochi giorni fa, e la lettera critica anche il fatto che gli insegnanti non sono nemmeno aggiornati sui contratti e sulle informazioni necessarie in merito, addirittura richiedendole alla consulta degli studenti perché non hanno ottenuto risposte dalla governance.
Il documento sottolinea infine l'altissima qualità dell'Accademia senese e parte delle motivazioni per le quali tanti studenti scelgono questo centro di eccellenza.
''Noi siamo tutti iscritti al Siena Jazz University sulla spinta di colleghi che l'hanno frequentato in precedenza ed abbiamo riscontrato un livello altissimo sia per gli insegnanti che per gli studenti. Pochi conservatori vantano questi standard, e il clima di supporto e vicinanza tra docenti, studenti e operatori che svolgono il lavoro dall'interno, che conferisce un valore di 'grande famiglia' che difficilmente si trova in contesti similari'',  continua la lettera. E la nota finale è piena di speranza ma anche di preoccupazione nel sottolineare la qualità eccelsa che contraddistingue Siena Jazz ma anche il pericolo in cui si trova.
''Non siamo disposti a rinunciare a questa qualità che in molti ci invidiano, è pertanto nostro dovere istituzionale quello di essere portavoce di un sentimento condiviso che deve arrivare a tutta la popolazione senese - conclude la lettera - prima che sia troppo tardi''. Gli studenti, alcuni dei quali arrivano da altre regioni italiane, non vogliono appunto perdere la straordinaria opportunità di laurearsi in una università ambita nel mondo.

Annalisa Coppolaro

 

 

 

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