IL "SENATORE" BORSATO TORNA A FAR SORRIDERE LA MENS SANA

News inserita il 14-12-2015 - Mens sana Basket

Canestri, raziocinio  e aggressività nella prima volta da titolare per il play-guardia biancoverde. La zona calda della classifica si allontana 


L’uomo della provvidenza non ha ancora compiuto 30 anni. Altrove sarebbe un giocatore nel pieno della maturità cestistica, nel contesto della giovane Mens Sana diventa il più anziano (più esperto, pardon), e di gran lunga, rispetto al 90% dei suoi compagni. Stefano Borsato entrerà nel club degli “enta” il giorno dell’Epifania, ma da ieri è l’uomo della provvidenza per coach Alessandro Ramagli e la sua squadra, che nonostante il rendimento a tratti schizofrenico dei suoi primi tre mesi di vita si ritrova oggi con un gruzzoletto di quattro punti di vantaggio sulla zona calda della classifica ed un ruolino di marcia tornato in perfetta parità.

Avrebbe anche un piede nei playoff, finisse oggi la stagione, la neopromossa di viale Sclavo: visto però che la stagione oggi non finisce, anzi neppure si è arrivati al giro di boa, meglio guardarsi le spalle che finire con la testa fra le nuvole. Non è il momento (inteso come momento storico) per sognare ad occhi aperti, va benone guardare al sodo e solo a quello.

Tutto questo, ed altro, all’indomani della prima domenica in cui il bench biancoverde ha optato per farlo partire nei cinque, Borsato, il cui ringraziamento allo staff di casa-Mens Sana è arrivato con una prestazione da capogiro. I numeri dicono 17 punti in 35’, e se il 4 su 5 dalla lunga distanza è ancora vivo negli occhi del pubblico senese, cui certo non sono mancate le opportunità (nel bene e nel male) per saltare in piedi dai seggiolini del palasport durante i 40' contro Rieti, i dati che rendono ancor più preziosa la prestazione sono i 3 assist ed i 2 recuperi: sì, perché se del Borsato tiratore si era già avuta dimostrazione nel corso delle precedenti giornate (in campionato sta viaggiando col 42,55% da tre punti, di gran lunga il migliore fra i suoi), la pulizia nella gestione del possesso offensivo e l’attitudine al pressing sul diretto avversario (chiedere al Parente dei primi 20’ per avere conferma) sono due risultanze che, oltre ad ampliare il ventaglio di soluzioni nel taschino del trio Ramagli-Mecacci-Monciatti, possono anche scardinare certe gerarchie in una fase della stagione nella quale “Truck” Bryant arranca.

La mutazione di Borsato da sesto uomo di lusso (tale è un giocatore da 8.1 punti in 24’) a componente dello starting five potrebbe insomma ripetersi anche in futuro, soprattutto quando la conformazione dell’avversaria richiederà un giocatore ordinato in regia e con braccia e gambe in grado di tenere l’1vs1 difensivo. Non è un superatleta, Borsato, uno dei tanti che circolano sui campi da basket da qualche anno, con gambe al fulmicotone, spalle larghe, bicipiti e pettorali d'acciaio costruiti in palestra. Però ha i suoi buoni fondamentali cestistici, Borsato, e con quelli vive di rendita in questa serie A2 di qualità decisamente limitata, soprattutto se paragonata a quella vinta dalla Mens Sana nei primi anni Novanta. E soprattutto è un giocatore intelligente, Borsato, uno che sa cosa fare quando gli si chiede di alzarsi dalla panchina ed aumentare l'intensità, uno che l'intensità la tiene alta anche quando in panchina rimangono gli altri a guardarlo dirigere.

Matteo Tasso

foto Mens Sana 1871 


 

 

 

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