L'assessore regionale al Diritto alla salute Simone Bezzini e il presidente della Società della Salute Alta Valdelsa David Bussagli hanno sottolineato l’importanza del progetto per l’intero territorio dell’Alta Valdelsa
Un incontro per raccontare il presente, il passato e, soprattutto, il futuro del presidio socio-sanitario Santa Fina di San Gimignano. Sabato 17 al Centro polifunzionale Il Bagolaro, sono stati presentati dall’Asl Toscana Sud Est, in collaborazione con il Comune di San Gimignano, i lavori di riqualificazione funzionale dell’intero complesso.
Durante l’appuntamento, l’ingegner Alessandro Fati, direttore dell’Unità Operativa Lavori Pubblici per la provincia di Siena dell Asl Tse, ha illustrato le fasi 1 e 2 dei lavori e la storia del complesso. In apertura dell’incontro, il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci ha invece fatto la storia dei passaggi politici che hanno portato alla scelta di puntare sul mantenimento della struttura socio-sanitaria dentro al centro storico della città.
L’assessore regionale al Diritto alla salute Simone Bezzini e il presidente della Società della Salute Alta Valdelsa David Bussagli hanno sottolineato l’importanza del progetto per l’intero territorio dell’Alta Valdelsa. Concetto ribadito dalla direttrice amministrativa dell’Asl Tse Antonella Valeri, che ha fatto il punto sugli investimenti per la sanità del territorio.
Lo scorso 10 gennaio sono partite le prime operazioni di cantierizzazione per la fase 1 dei lavori di riqualificazione funzionale.
Nella fase 1 verrà eseguito il recupero complessivo, con intervento di parziale demolizione e ricostruzione, oltre alla ristrutturazione, del blocco che in precedenza ospitava la Rsa, attualmente libero e disponibile. Al termine della fase 1 è previsto lo spostamento della Rsa nei locali riqualificati, con quaranta posti letto disponibili a beneficio dell'intera area dell'Alta Val d'Elsa, e a seguire l'intervento di riqualificazione per la fase 2. Questa prevede la realizzazione del distretto socio-sanitario comprensivo di Casa della Comunità spoke, di ambulatori specialistici e di un’area per il sociale e per la valorizzazione dell’area monumentale con inserimento di una sala per attività di formazione e sala riunioni e realizzazione del nuovo Ospedale di comunità della Val d'Elsa.
In ambedue le fasi si prevedono opere di realizzazione di strutture e il consolidamento delle esistenti, il totale rifacimento e implementazione di impianti tecnologici (idrico, termico, di climatizzazione, elettrico, trasmissione dati, protezione dagli incendi, diffusione sonora, ascensori).
L’importo complessivo della fase 1 dei lavori è di € 5.650.578,00, mentre per la fase 2 è di € 6.876.761,00.
“Il progetto di recupero del Santa Fina ha una lunga storia che viene da lontano, dal percorso di riorganizzazione delle strutture sanitarie locali che oggi ha consegnato alla Valdelsa un monoblocco ospedaliero in grado di garantire cure e prestazioni di alto livello, - commenta l'assessore regionale Bezzini. - La stessa lungimiranza appartiene a questo progetto di riqualificazione che, al termine dei lavori, porterà alla realizzazione di un nuovo pilastro dell’assistenza territoriale grazie ad investimenti di natura strutturale, tecnologica e a nuovi servizi. Un' ulteriore dimostrazione che, anche a San Gimignano e in Valdelsa, la scelta della Regione Toscana è quella di tutelare il diritto alla salute attraverso il rafforzamento del carattere pubblico ed universalistico del nostro sistema sanitario”.
“Gli investimenti sulla sanità di San Gimignano, - afferma la direttrice amministrativa Asl Tse Valeri, - ammontano a circa 16,4 milioni di euro, più della metà dei circa 30 milioni, comprese le attrezzature, che rafforzeranno i servizi sanitari dell’intera Alta Valdelsa, che potranno, così, rimanere di alto livello e addirittura puntare a migliorarsi ancora. Non a caso tanti cittadini di altre province toscane vengono a curarsi nelle strutture di questo territorio. Il rinnovato presidio sociosanitario del Santa Fina sarà sempre di più un perno fondamentale di questo sistema virtuoso”.
“Un progetto che viene da lontano e che ha visto in prima linea, e li ringrazio, diversi sindaci, amministrazioni, tecnici del Comune e della Asl e, a suo tempo, anche la Fondazione Mps, - dichiara il sindaco Marrucci. - Un progetto di sanità territoriale molto atteso da San Gimignano e dalla Valdelsa. Il recupero del Santa Fina è, infatti, per tutta la Valdelsa ed è il frutto di una scelta politica ben precisa di mantenere i servizi socio-sanitari all'interno di San Gimignano, che risponde ad un'idea di città e di centro storico vivo; un'operazione sociale e urbanistica per ridare nuova vita ad una parte rilevantissima della zona a nord della città. La riqualificazione dell'ex ospedale di Santa Fina risponde, infine, all'esigenza primaria di rafforzare la sanità territoriale valdelsana dopo il Covid, in coerenza con le più recenti norme dedicate all'assistenza territoriale e al sistema di prevenzione sanitaria”.