Note di Siena in scioltezza (89-51) nell'ultima giornata della prima fase. Prosek e Puccioni trascinano i biancoverdi
NOTE DI SIENA-DON BOSCO LIVORNO 89-51 (20-7; 45-23; 61-35)
NOTE DI SIENA: Brambilla ne, Pannini 10, Iozzi 12, Giorgi 9, Marrucci 9, Figus 2, Puccioni 20, Sabia 10, Prosek 17, Tognazzi ne. All: Paolo Betti.
DON BOSCO: Ciano 7, Bandini 7, Baroni 2, Tartamella 7, Idone, Giachetti 5, Regoli 7, Spinelli 2, Crocetta 4, Deri 2, Di Sacco 8, Balestri. All: Francesco Barilla.
ARBITRI: Ariani e Fambrini (Lu).
Mens Sana in scioltezza (+38) contro Don Bosco, sotto lo sguardo dei mille (947 gli spettatori, per la precisione: tra di loro i circa duecento bambini delle Contrade, invitati dalla società di viale Sclavo e dall’associazione Io Tifo Mens Sana) che al PalaEstra festeggiano la vittoria della capolista.
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Pronti, via e Iozzi spara in canestro i primi otto punti della Mens Sana, che nel quarto iniziale tiene l’attacco ospite a soli 7 punti realizzati piazzando un break di 12 a 0 al quale mette la firma in calce uno strepitoso coast to coast di Prosek. Le rotazioni tra i piccoli biancoverdi sono cortissime (niente campo per Tognazzi e Brambilla, come per Cucini: rientreranno nella seconda fase) e sul parquet ci sono minuti, veri, per il classe 2005 Figus: Puccioni mette su on l’interruttore delle conclusioni pesanti, imitato da Pannini, che a metà del secondo periodo si inventa anche un canestro, col fallo, andando a raccogliere il rimbalzo offensivo dopo aver tirato corto dai 6,75. Note di Siena a +17 (36-19) con un altro sigillo del capitano, poi arrivano il canestro dall’angolo di Prosek e il primo ciuff di Giorgi che manda all’intervallo sul 45-23.
Ordinaria amministrazione i secondi 20’, con Iozzi che ha ancora la mano calda e Sabia che raccoglie palloni sporchi convertendoli a canestro. Puccioni appoggia il 59-35 sulla dirittura che porta all’ultimo stop, poi manda a bersaglio un tiro pesante contro la zona del Don Bosco, che cerca di limitare i danni con Tartamella e Di Sacco. Timbra il cartellino dall’arco anche Marrucci (71-42), cui Betti chiede gli straordinari in cabina di regia, poi è il momento di far sfogare l’istinto da tiratore Puccioni e di far scorrere il cronometro mentre il vantaggio si allarga toccando il +40 con Figus. Per la Mens Sana è il brindisi stagionale numero diciassette.
Matteo Tasso