Il Comitato "Emergenza lupo Arezzo", si batte per chiedere alle istituzioni competenti di affrontare concretamente il problema nel territorio senese, toscano e nazionale
Nella giornata del 6 aprile 2024, durante il Rally della Val d'Orcia a Radicofani, un gruppo di allevatori ha protestato contro la gestione del lupo nel territorio senese, toscano e nazionale, esponendo uno striscione con l'immagine di un cane e una pecora sbranati dai lupi. L'obiettivo era sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema del lupo, che sta causando danni agli allevamenti.
Gli allevatori chiedono interventi concreti dalle istituzioni per controllare la popolazione di lupi senza chiedere lo sterminio della specie. Rivolgono domande agli animalisti sulla complessità e i costi della gestione degli allevamenti e invitano le persone a visitare gli allevamenti per comprendere le sfide affrontate dagli allevatori.
Alcuni raccontano le loro esperienze di predazioni e difficoltà burocratiche legate alla protezione dei loro animali. Loro sono solo un piccolo esempio, di storie come le loro ne sono piene le campagne italiane. Su questi accadimenti non deve calare l’attenzione perché come recita lo striscione "IL PROSSIMO POTRESTI ESSERE TU!"
Una manifestazione pacifica all'insegna della tradizione sarda e toscana, fatta di buon cibo, amici e un clima di festa, volta alla sensibilizzazione verso il problema lupo.
Il Comitato "Emergenza lupo Arezzo" esprime solidarietà agli allevatori e sottolinea la differenza tra manifestazioni pacifiche come quella degli allevatori e azioni violente come quelle degli animalisti ALF.
