DEGRADO NELLA GALLERIA METROPOLITAN E SCORRIBANDE DI GIOVANI TEPPISTI

News inserita il 29-07-2022 - Attualità Siena

Situazione fuori controllo, cittadini senesi sempre più preoccupati

Gentilissimo Sindaco di Siena e Gentilissima Prefetta di Siena,

mi permetto di scrivere per portare alla Vostra attenzione un problema.

Ieri sono passata dalla galleria Metropolitan, entrando da vicolo della Palla a corda, e sono rimasta sconcertata dalla situazione di degrado: ormai da mesi l’ingresso di Oviesse posto al piano più basso è sbarrato, le scale mobili non funzionano e talvolta non funziona nemmeno l’ascensore. Le scale (non più) mobili sono invase di rifiuti, bottiglie rotte e cocci di vetro, una colonna in cartongesso  è sfondata a pugni, con i calcinacci per terra, il pavimento è sporco, i muri coperti di scritte (come si vede dalle foto).

Pare che i responsabili siano alcuni ragazzini, che hanno fatto della galleria la loro “base” e che abbiano un atteggiamento ostile e minaccioso. Di conseguenza tante persone evitano di percorrere il vicolo della Palla a corda e la galleria Metropolitan e  questi sono sempre più degradati.

Siena è sempre stata una città tranquilla, non abbiamo grossi problemi di delinquenza da affrontare. Possibile che non sappiamo gestire nemmeno un gruppo di ragazzini?

Dipingerli come pericolosi delinquenti da reprimere e da punire è inutile, fuorviante, e rischia di creare una profezia che si auto-avvera. Il controllo delle forze dell’ordine è necessario, ma non basta. Dobbiamo capire qual è il disagio che sta alla base e affrontarlo. Possibile che l’unica alternativa, di fronte ai problemi, sia apporre un cancello? Vogliamo continuare ad amputare parti della città fino a farla morire oppure abbiamo anche altre idee?

Le famose “gang” sono composte da una quindicina di ragazzini, difficili, ma sono solo una quindicina di ragazzini, che comunque dovranno essere reintegrati nella società, anche a seguito di una sentenza di condanna del Tribunale per i Minorenni.

Forse allora possiamo iniziare subito a integrarli, facendo interventi per prevenire e curare il disagio dei giovani. Sappiamo che a seguito del Covid tanti ragazzi soffrono di ansia, panico e depressione, che gli incontri avvengono più sui social che nella vita reale e che a Siena mancano impianti sportivi e luoghi di aggregazione. Mancano anche progetti per favorire l’integrazione, comprendere i problemi e indicare vie d’uscita e prospettive più interessanti che bivaccare su una scala…

All’estero questi problemi sono stati affrontati con successo costruendo luoghi dove i ragazzi possano ritrovarsi per fare qualcosa di bello (stare insieme, parlare, fare sport, musica, arte, cultura, artigianato, educazione civica in tutti i suoi aspetti, orientamento scolastico e introduzione al lavoro …..). Possiamo costruire qualcosa di simile, senza scaricare tutta la responsabilità al volontariato, ma affidando la gestione in modo stabile e professionale a persone formate, capaci di ascoltare e accogliere, che conoscono il territorio ed i problemi dei giovani.

Questi interventi – forse finanziabili anche nell’ambito del PNRR – oltre a poter risolvere il problema del disagio dei giovani più difficili e di degrado della città, sarebbero un patrimonio per tutti i ragazzi e un investimento sul futuro della nostra città.

Possiamo farlo anche noi? Vogliamo farlo?

Abbiamo un progetto?

Possiamo iniziare subito a fare qualcosa?

Quale futuro vogliamo per Siena?

In attesa di un costruttivo riscontro, porgo i migliori saluti

Claudia Bini

 

 

 

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