Esordio biancoverde (ore 18.00) nel campionato di Serie A2. Sul cammino che deve portare alla permanenza in categoria, c'è subito un avversario ostico
Ciak si gira, sperando che la prima sia subito buona. Mens Sana a caccia dei due punti in un campionato di A2 complesso e titolato, che scatta alle 18.00 al PalaEstra con la sfida che oppone la neopromossa biancoverde all'ostica Latina.
Casa Mens Sana La storia cestistica di Siena e l'entusiasmo per il ritorno in un campionato di livello dopo il purgatorio della B non si discutono, ma questa Mens Sana è pur sempre una debuttante ed ha cambiato tutto, inserendo nove nuovi giocatori al fianco di capitan Ranuzzi. Clima da lavori in corso, insomma, per Alessandro Ramagli (anche lui una novità) nonostante l'eccellente preseason disputata abbia regalato sprazzi di ottimismo: la gioventù di Udom, Cucci, Marini, Cacace, Bucarelli ma anche del playmaker “Truck” Bryant è una scommessa da vincere nel tempo, alla stregua della tenuta atletica dell'uomo d'area Diliegro, rimesso in piedi dopo il lungo infortunio al ginocchio di fine 2014.
L'avversario Al suo secondo anno di Serie A2, Latina si pone come obiettivo una tranquilla salvezza. L'arrivo da Ferentino di coach Franco Gramenzi è un valore aggiunto per un quintetto di sicuro interessante come quello nerazzurro, nel quale l'asse play-centro formato da Mei e Mosley è in grado di spostare gli equilibri al pari della prolificità offensiva di Stanback, tiratore uscito nel 2012 da Unlv con alle spalle un campionato in Svizzera e, precedentemente, “toccate e fughe” a Villeurbanne e nella D-League statunitense. Il precampionato ha detto che la Benacquista è una squadra molto tattica, capace di mischiare le carte in difesa ma anche di inquadrare bene il canestro: i soli 65 punti concessi a Roseto ed i 97 segnati a Roma nelle ultime due vittorie in trasferta quadrano con quanto appena detto e avvertono Siena sulle difficoltà in arrivo. C'è anche un ex pronto a sfidare i colori biancoverdi, è Marco Tagliabue, uno dei gioielli del gruppo 1986 (quello di Lechthaler, Vitali, Marino, Scarponi, Cavallaro, oltre che di Datome, un anno più giovane) che con il vecchio vivaio biancoverde dominò in Italia a livello giovanile.
Matteo Tasso
foto Mens Sana 1871