Intravedere un futuro per Siena, un ''paesone'' di appena 54.000 abitanti
Forse è arrivato il momento e il clima per fare in po' di chiarezza sulla nostra città. Com'è, come la vorremmo e soprattutto dove sta andando.
C'è chi la vede immobile, chiusa e avvitata su se stessa. Chi crede che basti il Palio e lo scrigno di gioielli architettonici e artistici per renderla grande. Ma c'è anche chi la vede piccina e incapace di iscriversi fra le realtà in divenire.
Riusciamo persino a fare polemiche assolutamente assurde su di un evento sportivo quale è le ''Strade Bianche'' che ha raccolto l'eredità della gloriosa corsa storica che nasceva a Gaiole in Chianti e che ancora vive. In 18 anni le Strade Bianche potrebbero diventare la nuova gara ''monumento'' al pari di una Sanremo un Lombardia o una Roubaix.
Un evento che porta in città e sul nostro territorio 15.000 turisti che per tre-quattro giorni vivono a Siena. Girano e spendono e si beano della nostra bellezza.
Anche io ho scritto spesso di una città che sta perdendo tante delle sue attività commerciali e, perché no?, anche industriali o artigianali. Ma mai mi sono dato per vinto. Anche quando in tantissimi davano il Monte fallito, morto e sepolto.
E invece anche la nave bancaria solca i marosi. Regge la tempesta e va.
Credo insomma che si debba vedere un futuro per il nostro ''paesone'' di appena 54.000 abitanti.
Abbiamo una presenza in campo sanitario ''forte''. Due Università che possono crescere ancora.
Un polo scientifico che va salvato e rilanciato.
Io non condanno chi si piange addosso e si balocca in uno strano pessimismo cosmico.
Ma nemmeno li compatisco. Vorrei che vedessero sempre uno squarcio di sereno. Perché abbiamo tante cose...penso al Santa Maria e alla Pinacoteca...su cui poter contare ancora con occhi chiari e mente serena.
Roberto Morrocchi
