BLOCK NOTES: SIENA-GROSSETO E MONTE DEI PASCHI, UNA STRADA ANCORA LUNGA

News inserita il 02-03-2017 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

Buone news dal cantiere fra Civitella e Monticiano.

La buona notizia ci viene dalla Siena-Grosseto. La nostra Salerno-Reggio Calabria, progettata e iniziata una quarantina di anni fa, sembra davvero poter definire il suo assetto entro il prossimo anno. Intanto si sta completando il tratto che per asperità, canaloni ponti e gallerie, sembrava ai più irrealizzabile. E invece...E' stato aperto un tratto di 3,7 km nel maxi-lotto fra Civitella e Monticiano, in territorio grossetano, con due svincoli, una galleria di 450 metri cosiddetta a doppia canna, tre altre gallerie artificiali e tre viadotti.

Insomma sono altri 8 chilometri che il mastodontico cantiere posto a ridosso di Macereto ha portato a termine, fra difficoltà di ogni genere. Proseguono intensamente i lavori sulla galleria di Casal di Pari, lunga un chilometro e mezzo, mentre i lavori sul nuovo viadotto del Farma, già a posto nella parte strutturale, saranno chiusi entro la prossima estate. Sta a vedere che davvero entro il 2018 la Siena-Grosseto diventerà realtà?

Non  solo la strada agognata da tutti i vacanzieri per raggiungere il mare, ma soprattutto un importantissimo snodo commerciale fra la costa e l'interno, fino poi a raggiungere – se Dio vorrà – l'Adriatico. Insomma il tempo non è trascorso invano, anche se si deve dare atto agli ultimo governi, senza stare a guardarne il colore, di aver dato impulso ad una arteria che fra un rinvio uno stop ed una fumosa accellerazione pareva destinata a diventare un'altra ingombrante cattedrale nel deserto. E senza fare del vano campanilismo riconosciamo che dalla Provincia di Grosseto si sono fatti passi più lunghi, veloci e spediti rispetto alla Senese.

Altra strada da fare anche per il Monte dei Paschi. Non mi sono mai nascosto che l'iter del salvataggio fosse facile come scartare una caramella, ma certi indugi soprattutto in casa Europa non li avevo messi in conto. Così come avevo creduto che Atlante potesse spiegare la sua benefica ala sul pauroso monte delle sofferenze, per trovare una soluzione al problema dei problemi.

Certo, ora che la Stato è il primo azionista della Banca più antica del mondo il pericolo della bancarotta è scongiurato, ma il porto della tranquillità non è appena all'orizzonte.

Il titolo è uscito dalla Borsa, ma, nessun allarmismo..., vi rientrerà non appena il titolo sarà “apprezzato”. Scommetto che, allora, gli investitori finanziari si butteranno a bomba sui nuovi bond.

In attesa di tempi più sereni, devo ammettere che ho trovato apprezzabile l'idea del Consigliere leghista Borghi, premesso che in passato mai ho condiviso i suoi interventi sul caso Montepaschi e che nella politica della Lega vedo solo un pericoloso e spesso inane populismo, questa volta il Borghi ci aveva visto giusto.

In breve. Ha proposto una Legge che prevedeva che nel caso di cambiamenti sostanziali del profilo di una Banca che rivestisse un interesse strategico per la Regione – la Toscana per esempio – il Consiglio Regionale sarebbe stato chiamato a dare un parere a questo possibile mutamento con una maggioranza qualificata. E cioè, anche con l'assenso di parte dell'opposizione.

La proposta è stata bocciata dal PD con l'avallo dei 5Stelle.

Sembra proprio che i “cittadini” non debbano mettere mai il becco nella vita della Banca.

Chissà cosa sarebbe successo con questa legge quando Mussari e Mancini decisero di acquistare notte tempo Antonveneta? Mai lo sapremo, perchè il filo della storia non innesta mai la retromarcia....

Roberto Morrocchi

 

 

 

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