L'Ad Luigi Lovaglio si sbilancia e parla di una solidità patrimoniale che pone l'Istituto ai vertici del sistema
Nel primo semestre dell'anno in corso Banca Monte dei Paschi consegue un utile di 619 milioni, in aumento di oltre 11 volte superiore ai 53 milioni dello stesso periodo del 2022. Nel secondo trimestre del 2023 l'utile sale a 383 milioni, vale a dire ben oltre i 217 milioni previsti dagli analisti finanziari.
Il patrimonio del Monte si rafforza e l'Ad Luigi Lovaglio si sbilancia e parla di una solidità patrimoniale che pone la Banca ai vertici del sistema.
I dati sono chiari, tali da prevedere un utile ante imposte per il 2023 oltre il miliardo.
Il risultato è superiore all'obiettivo al 2026 di 909 milioni previsto dal piano industriale 2022-2026. Dal Gruppo filtra la notizia che per il 2023 si attendono un margine di interesse superiore ai 2 miliardi e commissioni superiori a 1,3 miliardi, costi sotto1,85 miliardi e Cet full leader di circa il 16,5%.
Buone notizie insomma anche dalla qualità dei crediti. Mps ha ceduto infatti un pacchetto di crediti deteriorati del valore lordo di 230 milioni, riducendo l'incidenza di tali crediti al 4%. Il livello di copertura complessiva dei crediti non performante aumenta di 170 punti base a quota 49,8%.
Lovaglio sottolinea come il Monte stia viaggiando oltre il punto di svolta della strategia di banca commerciale più chiara e semplice: "Siamo alla velocità giusta e possiamo accelerare sul raggiungimento dei nostri obbiettivi".
Anche i rischi legali di 4 miliardi possono essere visti con un certo ottimismo alla luce di una evoluzione positiva delle diverse sentenze favorevoli alla Banca. E comunque, a detta di Lovaglio, il bilancio del Monte appare ben attrezzato per affrontare qualsiasi scenario potenziale.
Insomma avanti così!
Roberto Morrocchi
