AGENZIE DI VIAGGIO, ANCHE DA SIENA PARTE L'ALLARME: "SETTORE IN CRISI"

News inserita il 13-04-2020 - Attualità Siena

Oltre cento lavoratori del turismo scrivono al Presidente del Consiglio, a tutto il Governo e alla Regione Toscana

Sono molte le agenzie e gli operatori turistici di Siena che hanno sottoscritto un documento, una richiesta di aiuto, anzi, di più, un SOS lanciato nella classica bottiglia, in un mare magnum di richieste di aiuto che questa crisi ha scatenato. Il Covid-19 porta paura, tensione, angoscia a livello personale per molti, e il lockdown sta trascinando con sè una carovana di domande, interrogativi e richieste che moltissime aziende stanno formulando in vari modi. Questa lettera che oltre cento lavoratori del turismo scrivono al Presidente del Consiglio, a tutto il Governo e alla Regione Toscana riassume le paure ma anche le certezze che il settore avrà bisogno di concreti aiuti per poter ripartire presto, magari in una stagione che forse non sarà quella estiva del 2020.

''Onorevoli e Senatori della Repubblica Italiana, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Onorevoli del Consiglio Regionale della Toscana, siamo un gruppo di oltre 100 titolari di agenzie di viaggio, piccoli tour operator e, in genere aziende del comparto turistico che, da sempre, hanno dedicato anima e corpo allo svolgimento delle proprie attività spesso totalmente trascurate dalle istituzioni. Noi siamo quelli che contribuiscono a creare il 13% del Pil, e che promuovono il nostro bellissimo Paese. Contribuiamo a far girare l’economia riempiendo gli aerei, le navi, gli hotel, e i pullman; portiamo in Italia milioni di visitatori, organizzando le vacanze e la logistica per la maggior parte degli spostamenti.'' Il documento continua stabilendo e sottolineando che la crisi del settore sta coinvolgendo tantissimi operatori turistici, ma parla anche del lavoro che le agenzie fanno per aiutare il rientro di tanti turisti che erano fuori dal nostro paese al momento del lockdown.
''A noi, che senza fermarci ci stiamo adoperando per far rientrare i nostri clienti a casa da tutte le parti del mondo assolvendo ad una funzione sociale, a differenza delle altre tipologie di imprenditori, non basterà rialzare la serranda per riattivare la nostra attività: per questo, pur essendo consapevoli dello sforzo che lo Stato ha fatto e continuerà sicuramente a fare vi chiediamo l’adozione di misure straordinarie in grado di impedire il tracollo del nostro settore. L’emergenza Covid 19 è senza ombra di dubbio la più brutta situazione occorsa al ns Paese fin dai tempi della guerra mondiale. E di sicuro non siamo che una parte di quanti travolti da questo tsunami devastatore, ma, in particolare il turismo ne ha risentito in modo peggiore rispetto al resto delle aziende nazionali, perché, oltre allo stop totale imposto ragionevolmente da questioni di sicurezza nazionale, abbiamo visto andare in fumo anche i 6 mesi delle ns precedenti attività.''
La lettera sottolinea che purtroppo ci vorrà molto tempo per gli operatori per rimettere insieme una attività che il virus sta mettendo in seria difficoltà.
''Annullamenti, sospensione dei voli, rientri con emissione di nuova biglietteria… una emorragia di denaro che ci ha letteralmente messi in ginocchio già dai primi giorni del lock down. Non parliamo quindi del durante e, del dopo. Non riteniamo nemmeno immaginabile poter vedere un futuro senza aiuti estremamente concreti. Saremo inevitabilmente il settore che ripartirà più tardi, quindi in sintesi, il danno maggiore, il danno più lungo, la considerazione minore. E questo non è accettabile.''
Cosa chiedono quindi i 100 operatori turistici firmatari di questa lettera?
''Chiediamo soluzioni immediate alla regione Toscana, chiediamo di garantirci la liquidità tramite l’istituzione di un fondo di emergenza a fondo perduto senza costringerci a prestiti garantiti che non ci servirebbero anulla, se non ad affossare ulteriormente il settore. Chiediamo un sostegno al nostro reddito mensile per poter proseguire le nostre attività, la cassa integrazione per i nostri dipendenti e l’esonero dei pagamenti di qualsiasi contributo e imposta che nessuna delle nostre aziende si può permettere con entrate azzerate.
Chiediamo degli incentivi per i nostri clienti, che siano detraibili dal reddito, vogliamo che tornino presto a viaggiare e a buttarsi alle spalle tutto questo tsunami che ci ha colpito senza che potessimo reagire. Federica Bellinazzi – Titolare Islas do Sol Travel Livorno portavoce e delegata del gruppo agenzie di viaggio toscane''.

Annalisa Coppolaro

 

 

 

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