I 10 anni di Un Tubo, in via del Luparello nel cuore di Siena, sono alle porte e il locale li festeggia per tutto il mese di aprile. È questo il luogo dove si può ascoltare il jazz migliore, le jam degli studenti senesi e internazionali di Siena Jazz, e non solo. È un programma di appuntamenti che vedono sempre il tutto esaurito. E va da ottobre a maggio.
Quattro sono i concerti che accompagnano il decimo anno di musica jazz al club Un Tubo verso la sua conclusione stagionale. Un Tubo, divenuto ormai istituzione di livello nazionale per gli appassionati di questa musica, mancano solo 4 eventi all’appello, che si terranno specificamente i prossimi 17, 18, 24 e 26 aprile.
Due jam-session del mercoledì aperte da altrettanti Trio, quello del chitarrista Vittorio Gravagna il 17 aprile e poi il piano trio Katharsis, il 24 aprile, la formazione di Michele Bondesan al contrabbasso, Giuseppe Sardina alla batteria, con il pianista Joseph Nowell: a dispetto dei rispettivi cognomi, sono invece senesi doc. Katharsis ha pubblicato il primo CD di loro composizioni, per l'etichetta Aut records, dal titolo People and Places. Il concerto del Tubo è il secondo del tour italiano ed europeo dei giovani musicisti di Katharsis che poi prosegue a Bologna, Nord Italia e quindi in Belgio tra aprile e maggio.
Per quanto riguarda gli eventi del giovedì, anche in questo caso formazioni ambedue in trio, vedranno impegnati prima il 18 il progetto i GogoDuck della batterista Francesca Remigi (già premio top-jazz 2021), assieme al chitarrista di ultimissima generazione Luca Zennaro e coadiuvati dal vibrafonista Paolo Peruzzi, tutti musicisti di area veneta che nonostante la giovane età hanno ormai consolidato la propria presenza sulla scena che conta, non solo a livello nazionale. Infine, la stagione si chiuderà ufficialmente ospitando il trio del chitarrista norvegese Hein Westgaard nel suo primo passaggio italiano, che si preannuncia evento atteso da molti. “Che dire, sono estremamente soddisfatto - commenta il direttore artistico Jacopo Guidi -, è stata l’ennesima stagione bellissima, nella quale abbiamo proposto una prima parte più contenuta in termini di numero di eventi, però con concerti che circuitavano nei maggiori festival autunnali, mentre dopo la sosta natalizia abbiamo invece riportato a Siena un buon 50% di band estere, cosa che non accadeva quasi da dopo la pandemia. Il pubblico è come sempre stato numeroso e non solo quello degli aficionados, e i numeri non hanno avuto flessioni negative, perciò possiamo dire di aver celebrato il decimo compleanno del club nel migliore dei modi''.
“I concerti calendarizzati finiscono a fine mese - conclude Guidi -, ma ciò non significa che il club chiuda ad aprile. Tutto il mese di maggio infatti ospiteremo una vera maratona di eventi che vedrà protagonisti allievi e docenti dei corsi accademici di Siena Jazz, che porteranno in scena il prodotto del proprio studio svolto durante questo ultimo anno accademico''.
