Semidei è la storia affascinante dei Bronzi di Riace, scoperti nell'agosto del 1972 presso le coste calabre. Un docufilm presentato alle Giornate degli Autori in occasione dell' 80° edizione della Mostra del Cinema di Venezia, a settembre 2023.
E' stato in cinquina ai Nastri d' Argento 2024 e tra i 15 documentari finalisti ai David di Donatello 2024 premio Cecilia Mangini 2024.
La splendida pellicola viene proiettata a ingresso libero a Siena lunedì 13 maggio alle ore 17, presso l'Aula 6 del Dipartimento Scienze storiche e dei beni culturali di Siena, nel complesso del Servi, ingresso da Via Roma 56.
''Il film ci sta dando enormi soddisfazioni, in effetti - racconta una dei due registi del film, Alessandra Cataleta, che lo ha diretto insieme a Fabio Mollo -. La pellicola ci è stata commissionata dalla regione Calabria e dalla Calabria Film Commission in occasione del 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi, i cui festeggiamenti hanno avuto inizio il 16 agosto 2022.''
Per l'idea del film, era stato commissionato per il 50esimo anniversario, e l'anno prima era già iniziata la gestazione del film, la preparazione con scrittura con Giuseppe Smorto, Massimo Razzi, Armando Maria Razzi e Fabio Mollo che stavano strutturando il film. Poi abbiamo ripreso le riprese il 16 agosto del 2022, poi a settembre Fabio era impegnato, regista di spicco calabrese era stato chiamato dalla regione Calabria per questo motivo ma non poteva iniziare ancora. Sono atterrata al progetto dando il via alle riprese, come sempre i lavori sul cinema del reale e documentaristici prendono la direzione diversa da quando iniziamo, e una volta arrivati sul posto c'è stata una ricerca sulle storie e sulle persone del territorio, che erano state solo abbozzate nel progetto iniziale. Questo ha portato una linea diversa rispetto all'inizio del film. Ricchezza ulteriore, linee narrative diverse, voci di chi sono occupati Silvano Mariottini che è lo scopritore, che infatti cita lui stesso Formigli di Murlo, noi abbiamo anche inserito materiale di archivio come un'intervista sul rinvenimento dei bronzi. Non l'ho conosciuto personalmente. Lucio Scapis ha restaurato in un secondo momento i bronzi nel secondo restauro, quindi la storia del film è stata una evoluzione in corso d'opera, poi si è completata al montaggio, con un ulteriore sviluppo e riscrittura del film, con Filippo Montemurro e Fabio Rossi insieme a noi registi, è passata dal rischio di uno spot regionale a un film di autore dove ci siamo sentiti molto liberi di poter sperimentare un altro tipo di racconto, meno prevedibile, che va oltre il rinvenimento dei bronzi stessi. Volevamo che i bronzi prendessero vita e osservassero cosa c'era attorno a loro. ''
''I riconoscimenti di Semidei , io e Fabio abbiamo sempre avuto un obiettivo di fare un film d'autore, con tutta la libertà che ci è stata lasciata, con la Calabria Film Commission. Quindi non uno spot istituzionale, ma sperimentazione di tutte le persone che hanno partecipato a questo lavoro con tutti gli operatori del film e direttori di fotografia, tutti molto bravi, anche le ricerche di archivio, insomma un lavoro di squadra, un dialogo tra presente, passato e futuro, ed essere stati scelti dalla sezione delle Giornate degli Autori ci ha dato molta gioia, e la conferma di un lavoro straordinario corale. I Nastri d'argento, il David...sono molte grandi gioie per tutto il cast tecnico. Vorrei anche sottolineare l'accoglienza del pubblico, nelle sale, l'entusiasmo a fine film, e la voglia di andare a vedere i bronzi dal vivo. Gran parte degli spettatori ci ha manifestato un grande entusiasmo. E del pubblico calabrese''.
Annalisa Coppolaro