“Frammenti di libertà”, “Sp1ral”, “A Napoli non piove mai”, “La settima onda”, “Rhino Season” e i corti “Il signore è servito” e “Il silenzio delle bambole”: questi i titoli della giornata di venerdi 2 ottobre del Terra di Siena International Film Festival. Ospiti d’onore i registi Alessandro Marinelli, Niccolò Piramidal, Orazio Guarino e Massimo Bonetti, oltre agli attori Marco Cocci, Sebastiano Somma e Donatella Pompadur. Il pomeriggio al cinema Nuovo Pendola si apre con “Frammenti di Libertà”, il documentario di Alessandro Martinelli che narra la storia dell’”Atletico Diritti”, squadra di calcio composta da ex detenuti, rifugiati politici e studenti universitari. Il progetto è nato grazie al sostegno dell’Università Roma Tre, dell’Associazione Antigone e dell’Associazione Progetto Diritti. Orazio Guarino presenta “Sp1ral” con Marco Cocci e Valeria Nardilli, storia del quarantenne Matteo, regista tossico di origine italiana trapiantato a New York che, alla morte del padre, torna in Puglia, al suo paese d’origine. Qui capisce – come ha dichiarato il regista – “che la sua natura è quella di una persona malvagia, sia contro sé stesso che contro gli altri”. Matteo sente infatti che è, e sarà sempre, una personalità perennemente borderline, malata, tossica, in cura perenne. Neanche l’amore che prova nei suoi confronti Alice, ragazzina ventenne, riesce a rasserenarlo. Il quarantenne problematico la fa avvicinare, ma poi non le spalanca la porta del cuore. Molto interessante anche il debutto alla regia dell’attore Sergio Assisi: “A Napoli non piove mai” è una commedia dove si affrontano con allegria tre sindromi, quella di Stendhal, quella dell’abbandono e quella di Peter Pan. La storia ruota attorno a tre personaggi: Barnaba, Jacopo e Sonia. Il primo scappa di casa dopo l’ennesimo litigio con il padre che lo accusa di non fare niente tutto il giorno e la rottura con la fidanzata che lo accusa di essere, appunto, un “forever kid”. Jacopo, compagno di scuola di Barnaba che gli offre ospitalità, soffre della sindrome dell’abbandono e pensa sempre al suicidio. Poi c’è Sonia, che, per sfuggire a un destino professionale già segnato – il padre vuole costringerla a lavorare in azienda con lui – si trasferisce a Napoli da una città del nord, dove inizia a fare la restauratrice in una piccola chiesa del capoluogo campano. Purtroppo, però, anche lei soffre di una sindrome, quella di Stendhal, quindi quando vede un’opera d’arte, sviene. Quando Barnaba si reca in questa chiesa a pregare San Gennaro implorando il santo di ricaricargli il bancomat, conosce Sonia. Ma sarà l’incontro tra i tre personaggi quello che farà superare loro le rispettive sindromi per affrontare la vita con positività e ottimismo.Alessandro Haber, Valeria Solarino, Francesco Montanari, Tony Sperandeo (lo ricordate ne “La Piovra?), Marco Baldini e Donatella Pompadur sono invece i protagonisti de “La settima onda” diretto da Massimo Bonetti. Il protagonista del lungometraggio è Tanino, un pescatore pieno di debiti che vive in un paese del sud d’Italia con moglie e suocera. Ha un amico d’infanzia, Vittorio, anche lui pescatore, con il quale condivide tutto. Entrambi vengono sfruttati da un magnate del pesce. All’improvviso il destino sembra sorridergli un po’ grazie alla nascita di un’amicizia, quella con un regista un tempo famoso. E qui entra in gioco un rapporto che va al di là dei differenti stili di vita e della diversa classe sociale di appartenenza. Il legame si approfondisce sempre di più, anche se ritornano sofferenze passate e presenti, fino a che i due scoprono di avere un interesse comune, quello per il cinema.
La serata si conclude con “Rhino Season” di Bahman Ghobadi che fa parte della sezione “uno sguardo sul mondo” con un cast stellare: Behrouz Vossoughi,Monica Belluccie la musa di Ozpetek Yilmaz Erdogan. Storia di Sahel, poeta curdo iraniano, che è stato appena rilasciato dopo trent’anni di prigione in Iran il cui unico pensiero è quello di ritrovare sua moglie, la quale pensa che lui sia morto da venti anni. Bahman Ghobadi, aiuto regista di Abbas Kiarostami, è un regista noto per offrire uno spaccato dell’Iran fondamentalista, che censura tutti i suoi film. In Iran, infatti, non si può filmare senza l’autorizzazione del governo e lo stesso regista ha dovuto corrompere due poliziotti per fare conoscere i suoi lungometraggi. La protagonista di “Rhino Season” è Monica Bellucci, bellezza mediterranea che, dopo la carriera di modella, ha intrapreso con successo il percorso di attrice.