Mirko Rubegni, nato a Montepulciano ma adottato musicalmente a Sarteano, si esibisce sabato 22 agosto al “Jazz&Blues” con il prestigioso gruppo di Gianluca Petrella (ore 22 piazza San Lorenzo, 10 euro). Appena trentenne, Mirco suona la tromba, il corno, ed è l’unico “indigeno” del festival sarteanese, evento di respiro internazionale: qui ha mosso i primi passi di una brillante carriera di musicista, che lo sta portando alla realizzazione del suo primo album. La sua è una vita dedicata alla musica, sulla scia di un fermento locale forse poco percepito, in una terra che in realtà è particolarmente vivace dal punto di vista musicale. Non mancano le punte degli iceberg, ovvero i festival a Torrita, Sarteano, Montepulciano... praticamente in ogni comune della Val di Chiana senese. Ma ci sono anche le bande, le scuole di musica. Lui stesso lavora a un progetto musicale a Torrita di Siena, sfociato in “Eolo”, ovvero il wind festival jazz, riservato a giovani e giovanissimi. Dopo un costante lavoro che coinvolge i bambini fin dall’asilo, e li accompagna lungo un percorso che, alla fine, consente a ragazzi della scuola dell’obbligo di suonare alla perfezione uno strumento a fiato. Torrita esprime un’orchestra giovanile e tanto entusiasmo, grazie anche a Mirko. La sua è una preparazione di prim’ordine: ha studiato a Siena Jazz e al conservatorio di Bologna e Perugia, è tornato alla celebre istituzione senese per master in jam con musicisti internazionali. La prima, vera esperienza di Rubegni musicista è il seminario di jazz al festival sarteanese, edizione del 2002, che ha tenuto con Klaus Lesmann. “Per me Sarteano – osserva Mirko - è un luogo d’elezione del jazz, dove ho molti amici e colleghi, con i quali suono abitualmente, come Duccio Nocchi, Jacopo Caramagni, Diego Perugini”.
Quindi, domani, un appuntamento da non perdere: Gianluca Petrella, uno dei migliori trombonisti del mondo, e la sua Cosmic Renaissance band. E nel pomeriggio (piazza XXIV giugno, ore 18,30), da non perdere la brass band che arriva dritta dalla scuola Musikverein di Gundelsheim, gemellata con la Società filarmonica di Sarteano. Si tratta di otto giovani musicisti che hanno fondato questa brillante band nel 2012, con un repertorio che spazia dalle hit tedesche al rock e, per l’occasione, al funky e al blues.
La Cosmic Renaissance band, dopo sette anni di vita, tre dischi e una serie nutrita di concerti in gran parte dell’Europa si presenta con una formazione completamente rielaborata. Il progetto originario nasce nel 2007 per celebrare la musaica di Sun Ra, prendendo il passo e le sembianze di Gianluca Pterella, che disegna un repertorio nel quale convivono mondi sonori e artistici apparentemente lontani, filtrati dalla sua personalità. Con il quintetto, l’idea musicale si fonda su una nuova ricerca, ancor più libera e personale, e su forme sonore in continua evoluzione, capaci di adattarsi alle più svariate situazioni.
Petrella proprio per favorire la fruibilità dei numerosi eventi e valorizzare la rete commerciale. Formata nel 2002, la Zastava ha portato in tante città i propri concerti itineranti, ottenendo ovunque un largo consenso. Inoltre, ha suonato con Bobo Rondelli, Ottavo Padiglione, Caparezza, e tanti altri, inciso due cd: “Balkanik musik from Maremma” e “O’Vourdon”. Oltre 500 i concerti all’attivo.
La chiusura del festival, domenica 23 agosto, è affidata alla band di Baba Sissoko, l’ultimo e il più grande dei griotdel Mali, i cantastorie che girano per città e villaggi, rinnovando un’antica tradizione. La musica di Baba Sissoko è una sorta di blues africano delle origini, musica di magia e di festa.
Per informazioni rivolgersi all’ufficio turistico (tel. 0578269204). Oppure: www.sarteanojazz.it e www.sarteanoliving.it. Continua così, in grande stile e con un evento culturale di livello, la lunga estate di Sarteano, secondo la filosofia di Sarteanoliving, il progetto di valorizzazione del territorio e di coinvolgimento della popolazione lanciato dal Comune.