SIENA JAZZ PREMIATA DAL MINISTERO DELLA CULTURA PER IL PROGETTO EUJAMM

News inserita il 19-02-2018 - Attualità Siena

Sedici istituzioni musicali internazionali coinvolte nel ricco programma di scambi dedicati alla formazione e all’inserimento nel mondo del lavoro di giovani talenti

Siena Jazz è tra i 15 vincitori del bando nazionale riservato alla promozione della musica jazz al quale hanno partecipato 53 fra le più qualificate istituzioni italiane. Si chiama Europe Jazz Master Mobility (EuJAMM), il progetto che ha conquistato il bando: obiettivo è quello di stimolare occasioni di dialogo tra i dipartimenti di musica jazz delle principali istituzioni europee e italiane, grazie ad una fitta rete di scambi, che darà modo a docenti e studenti di confrontare le competenze, suonare in laboratori di musica di insieme ed esibirsi davanti a un pubblico. I dipartimenti di musica jazz coinvolti, selezioneranno una formazione composta da tre musicisti e un docente, che darà vita a uno stage per ciascun istituto della durata di tre giorni che si svolgerà a Siena e che si concluderà con una performance live. Ogni istituto partecipante a sua volta ospiterà per 3 giorni una delegazione (quattro studenti e un docente) di Siena Jazz per un workshop musicale e un concerto.  Se da un lato il progetto permette di realizzare momenti di confronto tra istituzioni musicali italiane ed europee di alta formazione musicale, dall’altro propone un’attività concertistica che consenta di stimolare virtuose prassi di valorizzazione del talento. Focus artistico del progetto è l’attenzione verso le tecniche di improvvisazione e la musica d’insieme, che costituiscono i capisaldi della cultura jazzistica. il nuovo “EuJAMM” offre continuità al percorso fin qui realizzato. La sfida che Siena Jazz è chiamata ad affrontare è quella di offrire un modello formativo che sia in grado di attrarre i giovani e guidarli verso un mercato del lavoro sempre più internazionale. Il progetto parte dunque dall’osservazione di un bisogno largamente condiviso: la necessità di creare una rete di operatori pubblici e privati, che sia in grado di sviluppare e favorire la nascita di un percorso che dalla formazione accademica si rivolga alla concertistica e al variegato mondo del lavoro musicale”.

 

 

 

 

 

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