SVENTATA DA FAMILIARE DI UNA 87ENNE LA TRUFFA DEI FALSI CARABINIERI E AVVOCATI

News inserita il 01-07-2016 - Cronaca Siena

Il tentativo di inganno è andato in scena a Monteriggioni. I Carabinieri, che ricordano di non fidarsi di nessuno che chiede soldi con storie pietose, stanno indagando sul caso.


Sventata la truffa dei falsi carabinieri ed avvocati a Monteriggioni. Nella tarda mattina di Lunedì 28 Giugno, alle ore 13, Monteriggioni, una pensionata e vedova 87enne aveva ricevuto una telefonata da parte di un sedicente carabiniere il quale riferiva che il figlio della signora era stato arrestato e che si rendeva necessario consegnare una cauzione ad un avvocato che da lì a poco si sarebbe presentato presso l'abitazione.

Verso le 13.30 si presentava alla casa della donna un uomo, alto circa 1 metro e 80, corporatura robusta, capelli rasati, privo di inflessioni dialettali, per ritirare la somma pattuita precedentemente per telefono.

All'incontro con questo sedicente avvocato, però, si presenta un familiare della 87enne che richiedeva l'esibizione di un documento di identità al truffatore e, quindi, probabilmente grazie all'intervento di questo familiare, la truffa non è riuscita. L'uomo, vistosi scoperto, si è allontanato a bordo di un veicolo Fiat Sedici di colore scuro con targa parziale BB889.

Le indagini dei Carabinieri sono in corso.

Da tempo, gli uomini dell'Arma della provincia di Siena vanno effettuando conferenze sul tema delle truffe agli anziani, spiegando tecniche e modus operandi adottati dai truffatori, per ultimo in occasione di un grande incontro con le Contrade di qualche giorno fa. In realtà la questione è semplice ed intuitiva: non ci si deve fidare di nessuno, in particolare di chi chiede soldi raccontando storie pietose, o affermando di agire per scopi benefici in nome e per conto di enti pubblici, che mai e poi mai potrebbero riscuotere denaro contante casa per casa.

Il classico degli ultimi tempi, che è quello che è successo alla 87enne, è la telefonata con la quale un sedicente carabiniere informa la vittima di un presunto incidente occorso ad un di lui familiare. Da tale notizia, che getta l’anziano nel panico, deriva una successiva richiesta di denaro e il fatto che si preannunci che a momenti qualcuno passerà a casa per riscuotere quel denaro. Per pagare c’è sempre tempo. Sicuramente c’è il tempo per chiamare familiari amici e magari, anzi soprattutto, i Carabinieri.

Esiste un numero di emergenza al quale qualcuno deve rispondere giorno e notte ed è il 112. A chiamarlo non si disturba mai. Anzi i Carabinieri saranno ben felici di rispondere e dare delle indicazioni, recriminando anzi assai spesso sul fatto che nessuno si sia preso la briga di metterli in allarme per tempo. Se poi si è trattato di un falso allarme sarà solo l’ennesimo, pazienza. Occorre dunque che ognuno sensibilizzi i propri anziani, li metta in allarme perché il pericolo di truffe è reale e non ci si può fidare di nessuno. Al minimo dubbio debbono chiedere ausilio senza pensare di poter essere compatiti per questo, lo devono fare. 

Anche gli organi di informazione hanno fornito e stanno fornendo un grande contributo del quale si cominciano a raccogliere i frutti in termini di attenzione collettiva.

 

 

 

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