STORIA DEL PALIO: PEDRO

News inserita il 16-03-2020 - Palio - Rubrica Storia del Palio

Il ricordo di Roberto Petroncini, scomparso pochi giorni fa.

L’odierno appuntamento con la storia del Palio è dedicato al ricordo di Roberto Petroncini detto Pedro, fantino dei primi anni ’80, venuto a mancare la scorsa settimana a causa di un incidente domestico. Sebbene abbia corso solo 2 carriere, quella di Pedro è stata una presenza costante sul tufo per oltre un ventennio, disputando circa una quarantina di batterie, durante le quali ha fatto ben figurare tanti cavalli, alcuni dei quali sono poi stati scelti dai capitani (tra di essi ricordiamo Teseo II, Utrillo, Valet, Torquato Tasso, Cassius, Ciriaco).

Natio della provincia bolognese, Pedro fece la sua prima esperienza sul tufo nell’agosto 1975, montando per la tratta Fort Speedy poi, dopo 5 anni di gavetta, ebbe la possibilità di disputare una prova: nell’agosto 1980, infatti, il Nicchio gli fece correre la terza prova sul “mitico” Putnik. L’anno successivo, fu quello buono per Pedro: entrato nelle mire della Civetta, capitan Danilo Nannini lo fece esordire, alla non giovanissima (almeno per un fantino) età di 37 anni, nel Palio di luglio sul modesto Ultor che, di fronte ai vari Panezio, Rimini, Uana e Valsandro, aveva ben poco da dire.

Ma la carriera di Pedro fu tutt’altro che insignificante e fu caratterizzata da un grande ingresso al primo San Martino, sfruttando il viottolo basso, che permise alla Civetta di superare almeno 3 contrade, e da un bello scambio di nerbate, al secondo giro dopo la Fonte, con il Bersaglia nel Leocorno su Uana, così da meritarsi la riconferma ad agosto, quando alla Civetta toccò Kamasutra, unico purosangue in un lotto di mezzosangue, per lo più scadenti. Le chance di vittoria per la Contrada del Castellare erano tante, ma la corsa di Pedro fu breve e sfortunata: uscito male dai canapi, riuscì a girare in terza posizione a San Martino, sfruttando ancora le traiettorie basse. Superato da Marasma nell’Onda, Pedro, che nel frattempo stava rinvenendo forte, restò coinvolto nella caduta provocata proprio dallo stesso Marasma, al Casato, finendo addosso ai tanti cavalli rimasti scossi. Perdro riuscì comunque a rimontare a cavallo e, seppur staccato di un giro, proseguì la sua corsa, facendo, durante il terzo giro, quasi da battistrada ad Ercolino che, nel Nicchio, si stava apprestando a vincere il Palio. Nel luglio 1982 la Civetta uscì a sorte e la tratta la favorì con l’assegnazione di Uana, sulla quale Pedro disputò le prime tre prove, per essere poi rimpiazzato da Tremoto. Fu quella l’ultima apparizione con un giubbetto di contrada di Roberto Petroncini che, comunque, continuò a gravitare in Piazza del Campo fino allo straordinario del 1986 quando montò due  batterie su Astri della Mara.

Davide Donnini

Foto tratta da www.ilpalio.org

 

 

 

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