STORIA DEL PALIO: 8 SETTEMBRE 1641

News inserita il 07-09-2020 - Palio - Rubrica Storia del Palio

L’ultima asinata corsa nel Campo.

I nostri più attenti lettori avranno certamente notato come, in tema di festeggiamenti, i senesi, nel corso dei secoli, non abbiano mai difettato di fantasia. Così, nei primi anni del 1600, accanto alle corse di bufale ed a quelle di cavalli nel Campo, spuntarono pure le corse di asini, di cui si ricordano solo 3 edizioni (nel 1612 e le due asinate del 1641) ma che comunque furono un divertimento assai gradito per i nostri avi del tempo. Gli storici sono propensi a sostenere che queste asinate fossero più vicine alle pugna che alle altre manifestazioni con animali che si effettuavano in quegli anni, visto ciò che accadeva durante la corsa quando, spesso e volentieri, i pugni e le zuffe risultavano l’elemento caratterizzante ed attraente dell’evento.

Ma come si svolgevano tali asinate? Dopo il tradizionale corteo, gli asini pitturati con i colori delle rispettive contrade venivano portati nella zona di partenza, mentre una trentina contradaioli, con funzioni di pungolatori, si sistemavano lungo tutta la pista. Dato il via, i pungolatori tentavano con ogni mezzo di incitare i loro asini montandovi sopra, spingendoli o spronandoli alla meglio, ma senza l’uso di corpi contundenti, severamente vietati pena la multa di 50 scudi d’oro. Era possibile pure infastidire l’asino delle contrade avversarie trattenendolo o rallentandone la corsa. Risse e discussioni tra i pungolatori, come detto, erano all’ordine del giorno e non mancava chi, approfittando del caos che regnava, prendeva un asino di altrui e lo faceva sparire, conducendolo fuori da Piazza. Vinceva l’asino che, in un modo o nell’altro, compiva i due giri regolamentari, per concludere i quali, certe volte era necessaria più di un’ora; alla contrada vittoriosa spettava il Palio ed un premio di 40 scudi; altri 20 scudi venivano suddivisi tra i pungolatori. Nell’agosto 1641, si tennero una corsa di cavalli ed un’asinata, indette dal Principe Mattias, governatore di Siena. Al termine dell’asinata, gli ondaioli protestarono vivacemente in quanto, a loro giudizio, la loro asina non poté vincere poiché danneggiata oltre il lecito dai pungolatori della Torre, contrada che alla fine conquistò quell’asinata. Così, i contradaioli di Malborghetto, per rifarsi dallo smacco subito, decisero di indire a proprie spese, la disputa di un’ulteriore corsa di asini nel Campo, da tenersi l’ 8 settembre, nel girono della Natività della Vergine, astenendosi però dal partecipare in quanto contrada organizzatrice. A tale asinata aderirono 4 contrade, la Chiocciola, la Selva, il Nicchio e la Civetta e fu proprio quest’ultima a vincere.  Non abbiamo una cronaca della corsa né degli eventi che accaddero durante essa, sappiamo solo che la contrada vittoriosa donò il Palio conquistato per metà alla chiesa di Santa Caterina e l’altra metà a quella di Sant’Ansano. Questa di 379 anni fa, fu l’ultima corsa con gli asini di cui si ha notizia e, di lì a poco, anche le bufalate vennero sospese; il Palio con i cavalli stava ormai prendendo il sopravvento su tutte le altre feste.

Davide Donnini

 

 

 

 

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