Camollia in festa con Rimini e Ragno
Sono passati 45 anni, ma nella mente degli istriciaioli che lo hanno vissuto è sempre vivo il ricordo del Palio del 2 luglio 1975, una delle carriere più entusiasmanti di sempre, il cui esito è stato incerto fino alla fine. A contendersi il drappellone dai temi orientali di Sho Shiba, primo autore straniero a dipingere il cencio furono l’Oca con Orbello che, stante l’assenza di Panezio, messo fuori per manifesta superiorità, montato da Aceto era il grande favorito della vigilia, il Drago con Ringo e Canapetta, all’ultima apparizione di una carriera che avrebbe potuto essere senz’altro più lunga e fortunata, l’Aquila con Pitagora e Bazza, la Pantera con la purosangue Lucianella e Morino, rispolverato dopo lunga assenza, la Civetta con Rucola e Liscio, la Lupa con Rio Marin e Tristezza, anch’esso all’atto di addio alla Piazza, l’Onda con Quebel ed Ercolino, il Nicchio con Macchina II e l’esordiente Galletto, preferito a Rondone, il Bruco con Urbano e Canapino ed infine l’Istrice che, per la monta di Rimini scelse Silvano Bietolini detto Ragno che aveva fatto il suo esordio, per altro poco promettente, l’anno precedente nella Pantera. E fu proprio Ragno, la sera del Palio, a bruciare tutti in partenza dal nono posto, ma una traiettoria rivedibile a San Martino lo fece retrocedere, consentendo al Drago di guadagnare la prima posizione.
Davide Donnini
Foto www.ilpalio.org