STORIA DEL PALIO: 16 AGOSTO 1932

News inserita il 26-06-2023 - Palio - Rubrica Storia del Palio

Il Palio del 16 agosto 1932 ha nel 3 il suo numero ricorrente: tanti, infatti, sono stati i mossieri individuati dal Comune, così come 3 sono state le buste aperte prima della mossa valida. Ma 3 è anche il numero che la tradizione popolare abbina alla Torre, contrada che avrebbe dovuto essere una delle grandi protagoniste di quella carriera ma che, per una serie di circostanze, non ultimo il ripetuto cambio di busta, uscì di Piazza con tanta delusione. Per ciò che concerne i mossieri, il grande Venturino Benvenuti, uno dei più apprezzati di tutti i tempi, con ben 17 presenze sul verrocchio, una volta designato, rifiutò l’incarico, successivamente conferito a Guglielmo Ricci, la cui esperienza risultò però di breve durata, in quanto, dopo la terza prova, decise di presentare le dimissioni.

Fu pertanto individuato come terzo nome Gino Sampieri, già mossiere nel luglio ’29, e fu proprio lui a dare una delle mosse più contestate di sempre. La carriera, fin dal suo inizio, non si presentava di semplice lettura, con il TONO schierato in forze a favore del Nicchio con Ruello e Tripolino, per impedire la vittoria della grande favorita Torre con Gobba e Smania. La strategia del TONO alla fine ebbe successo, ma ci volle un doppio cambio di busta per piegare le velleità di successo di Salicotto. Nelle prime due mosse, invalidate dal Sampieri non senza polemiche, la Torre era sempre scattata davanti; nella terza, invece, Smania si ritrovò di rincorsa e, una volta entrato, incontrò nel Meloncino dell’Onda, in Tripolino ed in Ganascia nella Tartuca degli ostacoli insormontabili da superare. I tre fantini, partiti nelle posizioni di testa, si disputarono il Palio riuscendo pure a controllare l’avversario che non riuscì mai ad avvicinare i rivali. Al secondo San Martino il Nicchio ebbe la meglio sull’Onda e si involò verso la vittoria, la prima in assoluto per Tripolino e per il mitico Ruello. A seguito della convulsa mossa, la giustizia paliesca fu decisamente severa con alcuni fantini, in particolar modo nei confronti di Amaranto, dello stesso Tripolino e di Bubbolo, ritenuti i maggiori responsabili dei vari cambi di busta, così come severa fu l’opinione pubblica verso il mossiere che dopo quel Palio non ebbe più l’occasione di risalire sul verrocchio.

Davide Donnini

Foto www.ilpalio.org

 

 

 

 

 

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