Le Fiamme Gialle intensificano i controlli anticontraffazione.
In vista dell’approssimarsi delle festività di fine anno, la Guardia di Finanza di Siena ha intensificato i controlli finalizzati alla repressione della vendita di merce contraffatta nonché alla prevenzione nel settore della “sicurezza prodotti”.
L’incremento dei controlli su strada e presso gli esercizi commerciali ha consentito, nei giorni scorsi, il sequestro di oltre 3.100 prodotti non conformi e/o non sicuri. In particolare, la maggior parte degli articoli irregolari - cover per smartphone, apparecchi per ricariche di batterie (apparati elettrici a basso voltaggio), prodotti elettrici e/o elettromagnetici (cavi USB, cavi di collegamento, ventole per pc), nonché accessori di telefonia (cuffie, bracciali USB, bastoni selfie, lampadine laser, penne touch-screen, laccetti portacellulari) - sono stati rinvenuti e sequestrati in due negozi del centro storico della città; tutti prodotti che, oltre a costituire un danno per l’economia nazionale in quanto violano le regole di una leale e corretta concorrenza, sono risultati potenzialmente pericolosi per il consumatore a causa dell’assenza di garanzie di sicurezza per i materiali utilizzati, per le procedure attuate per fabbricarli e per l’assenza delle informazioni minime per un loro corretto utilizzo.
Dopo i primi riscontri documentali, i finanzieri della Compagnia di Siena hanno controllato la merce posta in vendita, riscontrando la riproduzione di marchi contraffatti, nonché evidenti carenze per ciò che riguarda le indicazioni che, per legge, devono accompagnare tutti i prodotti posti in vendita, come ad esempio bollini ed etichette. É scattato, quindi, l'immediato sequestro dei prodotti risultati irregolari, in quanto posti in vendita contraffatti e privi dei requisiti tecnici di sicurezza previsti dalla normativa in materia di materiale elettrico a basso voltaggio e materiale elettromagnetico.
Nei confronti dei titolari degli esercizi commerciali sono state elevate contestazioni amministrative, con l’applicazione di sanzioni pecuniarie previste da un minimo di euro 516 ad un massimo di euro 25.823, mentre in uno dei due casi si è proceduto anche alla denuncia dell’esercente alla locale Procura della Repubblica per il reato previsto dall’art. 474 del c.p. (introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi).
Queste tipologie di operazioni confermano la particolare e costante attenzione che la Guardia di Finanza pone a contrasto della commercializzazione dei prodotti contraffatti e non sicuri - soprattutto per la tutela della salute dei cittadini-consumatori ed a garanzia del corretto funzionamento del libero mercato.
In un mercato ormai globalizzato, il consumatore viene esposto a rischi, sempre più significativi, legati alla circolazione di prodotti non sicuri per la propria salute a tutto vantaggio del profitto di vere e proprie organizzazioni criminali che sovrintendono la filiera dei prodotti contraffatti e/o comunque irregolari. Il flusso crescente di importazioni ed il principio di divieto di limiti a tale fenomeno pone,
come ineludibile, la realizzazione di un sistema di controlli a cui è demandato in particolar modo il Corpo della Guardia di Finanza.