SI PERDONO NEI BOSCHI, RITROVATI DAI CARABINIERI IN PROVINCIA DI SIENA

News inserita il 09-03-2019 - Cronaca Siena

Due amici in gita al Lago di Calcione avevano smarrito l'orientamento

Erano usciti ieri pomeriggio con i loro cani per fare una gita attorno al lago di Calcione, al confine tra le province di Siena ed Arezzo, due amici entrambi maggiorenni, un italiano di Marciano della Chiana e un tedesco in vacanza in Toscana, ma si sono persi. Il loro intento ero quello di compiere il periplo del lago. A un certo punto però sono stati costretti dalla conformazione del terreno ad allontanarsi dalle rive del lago e ad entrare nei boschi che lo circondano. In quella fase hanno perso l’orientamento e hanno preso a percorrere lunghi sentieri boschivi per oltre cinque chilometri. Quando hanno compreso di aver perso il riferimento del lago hanno provato a chiedere soccorso coi telefoni cellulari, che però agganciavano la linea solo in alcuni momenti. Pian piano lo scoramento si è fatto strada nei loro animi e hanno implorato aiuto ad amici e parenti, senza però riuscire a dare indicazioni precise sulla loro posizione. L’italiano riusciva a mettersi in contatto con la madre e questa coi carabinieri di Cortona che, comprendendo che i due potessero aver attraversato il confine tra le province, chiedevano la collaborazione dei colleghi di Siena. Tre pattuglie si recavano nei dintorni e anche i carabinieri forestali raggiungevano l’area boschiva. I militari di Rapolano riuscivano ad avere conferma da alcuni appassionati di motocross che avevano notato i due ragazzi coi cani, che i due avevano preso un sentiero che si inoltrava sempre più nella provincia di Siena, direzione nord ovest. La madre dell’italiano, su suggerimento della centrale operativa dell’Arma di Siena, riusciva a spiegare al figlio che avrebbe dovuto chiamare il 112 che può essere agganciato anche dove normalmente le linee telefoniche sono interrotte, in zone d’ombra quasi integrali. I ponti telefonici dedicati consentivano il contatto e i due giovani potevano descrivere all’operatore  ciò che vedevano intorno. La descrizione di una villa era decisiva e il militare, che aveva fatto servizio a Rapolano, comprendeva che doveva trattarsi di Villa Buoninsegna, orientando in tal senso le ricerche dei carabinieri sul posto. Nel giro di quasi tre ore di ricerche e qualche spavento, ispirato dal timore che potesse sopraggiungere il buio e lo spauracchio dei lupi, i ragazzi erano stati rintracciati e ricondotti alla loro autovettura con un fuoristrada. Hanno promesso che faranno del loro meglio in futuro per non trovarsi più in una situazione del genere.

 

 

 

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