RAPINA TRE BANCHE TRA SIENA E SAN GIMIGNANO: INDIVIDUATO DAI CARABINIERI

News inserita il 06-10-2017 - Cronaca Siena

 Col semplice uso di un taglierino l'uomo era riuscito a mettere insieme una cifra notevole

È stato individuato e sottoposto a una misura cautelare limitativa della libertà personale l’autore di tre rapine in banca compiute fra gennaio 2015 e luglio 2016, fra Siena e San Gimignano. Nella prima rapina, compiuta all'allora filiale della Banca Toscana di Piazza Amendola, l'uomo aveva rubato poco più di 22.000 euro. Considerevole era stato anche il secondo bottino, quindicimila euro, che l'uomo aveva rubato il primo aprile 2015 nello stesso sito di piazza Amendola, dove nel frattempo la filiale era stata sostituita da una del Monte dei Paschi. Col semplice uso di un taglierino l'uomo era riuscito a mettere insieme una cifra notevole. L’Aliquota Rilievi Tecnici del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Siena, che già si era messa in luce in altre importanti circostanze, come in occasione dell’assalto al Caveau Securpol di Pian dell’Olmino, era riuscita, anche in questa occasione, a operare in maniera perentoria. Un’unica impronta digitale lasciata dal rapinatore è stata immortalata e inviata al RIS di Roma. Era questo lo spunto per intraprendere un’indagine molto accurata, condotta sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena. Le indagini, delegate ai Carabinieri del Nucleo Investigativo dal Procuratore dottor Filippo Vitello e dal Sostituto dottor Antonino Nastasi, avevano condotto all’idea che quel rapinatore venisse da lontano, in quanto aveva agito in parte a volto scoperto, senza considerare troppo la collocazione delle telecamere di sorveglianza. Il 19 luglio 2016, durante l’assalto di un rapinatore alla filiale MPS di Piazza della Cisterna in San Gimignano, alcuni coraggiosi cittadini lo hanno bloccato e, dopo una breve colluttazione, hanno recuperato i 10.000 euro di refurtiva appena sottratti, consegnando poi l'uomo e il denaro ai Carabinieri. I militari dell’Arma hanno prelevato le impronte digitali dell’arrestato, un uomo di ventinove anni, nativo di Lecce e inviate al RIS di Roma che, in sede di comparazione dattiloscopica, ha individuato ben 22 punti di corrispondenza fra l’impronta del dito medio sinistro del rapinatore e quella rilevata oltre un anno prima. Per la certezza dell’oggettiva corrispondenza ne sarebbero bastati 17. Le indagini comunque sono proseguite allo scopo di comparare i video della rapina con la figura fisica del personaggio arrestato e per monitorare con strumenti elettronici la storia degli spostamenti del soggetto nei periodi delle rapine. Tali riscontri hanno richiesto del tempo ma hanno fornito ulteriori elementi per raggiungere l’evidenza che le tre rapine fossero state opera della stessa persona. Così, il Tribunale del Riesame di Firenze, a prima conclusione del percorso giudiziario intrapreso dalla Magistratura senese, irrogava la prima misura cautelare personale, limitativa della libertà personale della persona indagata. Dopo la condanna per la terza rapina e, in attesa del processo per le altre due, l'uomo non potrà allontanarsi dal territorio del Comune di Lecce e dovrà andare tutte le sere ad apporre una firma presso una Stazione Carabinieri del luogo. La misura è stata notificata ieri dai Militari dell’Arma nella città pugliese.

 

 

 

Galleria Fotografica

Web tv