PALIO DI FUCECCHIO: GAVINO SANNA PORTA SANT'ANDREA IN PARADISO

News inserita il 22-05-2017 - Palio

In groppa a Tiepolo, il jockey professionista sbaraglia la concorrenza.

Lo scorso anno, sempre con il giubbetto di Sant’Andrea aveva fatto le prove generali raggiungendo la finale, stavolta Gavino Sanna, jockey professionista con la passione delle corse a pelo, ha fatto saltare il banco, sconfiggendo tutti i migliori fantini dei palii e riportando dopo soli cinque anni il cencio nella Nobile contrada di Sant’Andrea che raggiunge così quota cinque vittorie nell’albo d’oro del Palio di Fucecchio. Ma quello di ieri è stato anche il trionfo del giovane Tiepolo, cavallo debuttante in Buca proveniente dalla scuderia Fioravanti, la scuderia dove si allenano i campioni che, emulando il suo più famoso omonimo Gianbattista,  pittore veneziano del ‘700, ha pennellato i due giri di pista dipingendo il cielo sopra Fucecchio di rosso e di verde. Nel Palio degli outsider (seconda Torre, terza Massarella, non certamente le più pronosticate per la vittoria finale), nulla da fare per le grandi favorite della vigilia con Borgonovo e Porta Raimonda fuori addirittura in batteria mentre per Ferruzza è stata fatale un’indecisione nella convulsa partenza della finale.

Prima Batteria.

La prima batteria da 5 contrade ha visto entrare al canape Massarella (Santu Padre e Giuseppe Zedde), Samo (Melantò de Aighenta e Valter Pusceddu), Botteghe (Suelzu de Mores e Massimo Columbu), Torre (Red Riu ed Adrian Topalli) con Querciola (Tale e Quale e Simone Mereu)di rincorsa. Dopo solo 6 minuti il via valido con Samo che è partito in testa, rilevato subito dopo la prima curva da Querciola, che in poche battute ha scavato un gran divario con gli avversari venendo a vincere in tranquillità, seguita da Samo e Massarella, mentre più indietro la lotta per l’ultimo posto valido per l’accesso alla finale ha premiato Torre. Per Botteghe invece il Palio era già finito.

Seconda Batteria. Già dal sorteggio si era capito che la seconda batteria sarebbe stata assai complicata con la presenza di quattro rivali su sei partecipanti che, per un altro scherzo della sorte sono finite tutte accanto al canape. Milone ha chiamato al primo posto Porta Bernarda (Nanneddu e Dino Pes), poi Porta Raimonda (Quisarioo e Jonatan Bartoleti), Sant’Andrea (Tiepolo e Gavino Sanna), Cappiano (Contestetou ed Enrico Bruschelli), Ferruzza (Qantu Alese ed Andrea Mari) e Borgonovo (Nottiifrimmesmai ed Andrea Chessa) di rincorsa. La mossa è stata difficile con le contrade che non rispettavano l’ordine stabilito ed i fantini che cominciavano ad innervosirsi, facendo spazientire di conseguenza Milone. Dopo una prima mossa falsa si sono persi ulteriori minuti per la sostituzione di un ferro al cavallo di Cappiano. Dopo quasi mezz’ora ecco la partenza valida che ha visto Sant’Andrea schizzare via velocissima con Borgonovo che dalla rincorsa ha preso la seconda posizione, poi Bernarda e Cappiano. Al secondo giro, mentre l’accoppiata insuese aveva già preso il largo, la svolta della corsa con il cavallo di Borgonovo che perdeva posizioni fino a terminare la corsa all’ultimo posto, probabilmente a causa di un problema all’anteriore. Ne approfittavano così Porta Bernarda, Cappiano e Ferruzza che si prendevano il pass per la finale, costringendo le due grandi favorite Borgonovo e Porta Raimonda, quest’ultima mai  in corsa, ad abbandonare i sogni di gloria.

Finale. Alle 18.30 le contrade sono rientrate in Buca per la finale. Allo steccato si è posizionata Querciola, poi Sant’Andrea, Samo, Cappiano, Porta Bernarda, Torre e Massarella di rincorsa. Anche in questo caso Milone ha dovuto faticare le proverbiali sette camicie per far mantenere ai fantini la posizione, e quando la rincorsa è entrata una prima volta il mortaretto è prontamente scoppiato. Un ennesimo problema ad un ferro, stavolta per Massarella, ha temporaneamente raffreddato gli animi in Buca, ma quando le contrade hanno fatto nuovamente ingresso tra i due canapi la finale ha preso il via. La mossa è stata brutta; Ferruzza ha fiancato in anticipo, un attimo prima dell’entrata di Massarella, che ha sbandato poi verso l’interno per evitare Torre che era di traverso, mentre Cappiano e Samo si trovavano impreparate in seconda fila. Brio, forse ritenendo la mossa non valida ha indugiato un attimo, riprendendo il cavallo in mano, ma stavolta il mortaretto non è scoppiato,e  tale indecisione è stata fatale alla contrada nonna del Palio che ha disputato una finale nelle retrovie non riuscendo più a rimontare posizioni. Dal caos è uscita prima la Bernarda, ma dall’esterno di tutti, con uno scatto violento, Torre ha preso la testa, riprendendosi alla grande dall’incertezza iniziale, ed ha acquisito alcune lunghezze di margine. Nelle retrovie intanto cominciava lo show di Tiepolo che superava in poche battute Bernarda e Querciola e si posizionava al secondo posto, insidiando l’accoppiata battistrada. Alla seconda curva del gommaio il sorpasso era servito e per Gavino Sanna concludere a frusta alzata diventava una formalità.

Davide Donnini

Foto tratta dalla pagina face book della Nobile contrada Sant’Andrea

 

 

 

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