OK MUSICA: IL GRIDO ROCK DELLE "I SCREAM"

News inserita il 18-06-2019 - Ok Siena - Rubrica OK musica

Fuori le prime date estive della rock band senese

Foto di Giacomo Francini

Ok Siena, nella rubrica Ok Musica, dedica spazio agli artisti del nostro territorio.

La grinta della voce di Angela De Nardis che incontra in una miscela esplosiva a tinte graffianti la chitarra di Valeria Mazzola, il basso di Ilaria Ciofini e la batteria di Francesco Sbardellati. Queste sono le I Scream, una band fiera della propria percentuale femminile e di fare Rock, attingendo da molte influenze e mescolando sensibilità e riscatto in un gioco continuo di morti e rinascite, in cui la costante è la decisa reazione ai colpi inferti dall'esistenza. Il gruppo ha alle spalle due EP contenenti brani originali in italiano, "I Scream to Cows" uscito nel 2015 e "Mare Calmo" pubblicato nel 2018, e un lungo periodo di gavetta sui palchi, che nel 2016 è sfociato nella vittoria del concorso musicale televisivo Bonus Track. Le prime date del loro tour estivo sono uscite e le vedrete suonare sprigionando tutta la loro passione ed energia venerdì 21 giugno in Piazza Tolomei in occasione della "Notte Bianca a Siena" e sabato 22 giugno a "Birrabia" in apertura a Clavdio.  

Avete scelto “I Scream” come nome rappresentativo del vostro progetto; perché?

I Scream perché l'urlo è un'immagine del nostro modo di concepire l'espressione in musica. È un urlo il primo suono che emettiamo uscendo dal grembo materno, per affermare la nostra presenza nel mondo, ed è sempre un urlo ciò che esprime la reazione a degli stati emotivi più forti. Anche la nostra scrittura nasce come esigenza di comunicare dei messaggi in modo diretto e viscerale.

Cosa vi ha avvicinato alla passione per la musica? Quali sono stati i vostri percorsi?

I nostri percorsi sono stati molto diversi ma tutti abbiamo incontrato la musica da piccoli, già in famiglia, grazie agli ascolti dei nostri genitori. I punti di partenza sono stati opposti: dal Rock inglese al Grunge e al cantautorato italiano, ma tutti abbiamo trovato un punto d'incontro nella dimensione I Scream.

Come si è formato il gruppo?

Il gruppo si è formato nel più bello dei modi: per amicizia e voglia di scrivere. Una di quelle situazioni in cui si impara a suonare per l'esigenza di dare voce ad una propria canzone. Il progetto ha cambiato forma nel corso degli anni, arricchendosi anche della creatività di altri amici che oggi hanno preso altre strade, seguendo le nostre crescite umane e le nostre crisi, ovviamente. Oggi possiamo guardarci indietro e vedere cosa siamo diventati, come singoli e come gruppo. È stato e continua ad essere un viaggio incredibile!

Quali sono le vostre icone musicali e gli ascolti che vi hanno maggiormente influenzato? 

Le chitarre dei Nirvana e dei Verdena, il sound dei Radiohead e degli U2, insieme alla poesia di De André e Guccini, l'intensità degli Afterhours e l'energia della Nannini...Solo alcuni nomi che hanno forgiato le nostre orecchie. C'è di buono che abbiamo gusti e attitudini molto diversi, ma che tutti siamo aperti all'ascolto emotivo di una nuova proposta. Del resto è proprio la nostra grande diversità ad aver costituito la sfida più difficile e insieme la nostra forza più grande.

A cosa vi ispirate nella scrittura dei vostri testi? Quali messaggi volete comunicare con la vostra musica?

Ci ispiriamo a momenti personali o alla vita di altri, alla contemporaneità e alle sue contraddizioni. Cantiamo la noia, la paura, il desiderio di riscatto e rinascita. Alcuni pezzi dell'ultimo disco "Mare Calmo", come "23 aghi" e "Metamorfosi" si ispirano alle vite vissute da altri: una donna che prende coscienza e si libera di una silenziosa oppressione oppure un corpo che rappresenta una gabbia da cui emanciparsi. È bellissimo sapere che alcuni dei nostri fan si identifichino nei nostri testi in momenti difficili della propria vita, traendo forza dalla nostra musica. Non ci potremmo augurare niente di meglio.

Quali sono gli aspetti positivi e negativi di essere artisti indipendenti? 

Essere artisti indipendenti vuol dire prima di tutto faticare: staccare dal lavoro, mangiare una pizza e andare in sala prove; investire i propri risparmi per i progetti del gruppo, fare molte delle cose che fanno i grandi ma senza guadagnare una lira o, piuttosto, perdendone. Il lato opposto della medaglia è la libertà, la possibilità di autodeterminarsi e di rimanere fedeli a se stessi.

A cosa vi ispirate nella realizzazione dei vostri video e nella costruzione dell’immagine della band? 

Per la nostra immagine cerchiamo di essere molto spontanei. Col tempo abbiamo imparato a goderci i momenti davanti all'obiettivo senza timidezza e con tante risate. Nella realizzazione dei videoclip, così come delle foto, abbiamo avuto la fortuna di avere diverse collaborazioni che hanno dato interpretazioni sempre nuove e personali del nostro messaggio, arricchendoci di nuove prospettive, sempre molto interessanti.

Recentemente abbiamo assistito alla chiusura di due locali importanti per la musica live a Siena. Cosa pensate a riguardo? Secondo la vostra opinione quali azioni potrebbero essere intraprese per promuovere la musica dal vivo nella nostra città?

La musica è cultura, incontro e scambio. Siamo molto amareggiati per la chiusura di questi locali, dove anche noi abbiamo passato serate memorabili, da artisti o da ascoltatori, in cui abbiamo capito cosa vuol dire condividere l'esperienza artistica. Non è facile parlare di soluzioni, soprattutto laddove si lascia prevalere, forse, l'interesse di pochi, ma ci auguriamo che si trovino nuovi spazi per la musica dal vivo a Siena, anche nel centro storico, perché sarebbe un peccato privare una città universitaria e d'arte di esperienze umane e culturali così preziose.

Quali sono i vostri progetti futuri? Avete in programma la pubblicazione di un nuovo album?

Negli ultimi mesi stiamo lavorando a nuovi pezzi e a nuovi testi che ci proponiamo di incidere presto, probabilmente in autunno. Un ciclo si è concluso con lo scorso album e ora ci sentiamo pronti per nuove canzoni e insieme per rivivere in forme diverse quelle del passato, come abbiamo fatto nei concerti dell'ultima stagione rivisitando con nuovi arrangiamenti alcuni pezzi degli esordi. Da artisti indipendenti ci chiediamo quale sia la forma più efficiente per diffondere la nostra musica in un mondo sempre più veloce e in costante rivoluzione digitale ma, una cosa è certa: non abbiamo perso la voglia di provarci!

Per ascoltare dal vivo le I Scream non perdetevi le prime date estive: 

21 giugno - "Notte Bianca a Siena" ore 20:00 in Piazza Tolomei

22 giugno - "Birrarbia" ore 22:00 in apertura a Clavdio, Arbia 

06 luglio - Birrificio 26 Nero, Poggibonsi 

11 luglio - Festa del Bruco Baobello, Siena 

20 luglio - "Les Week, la settimana donne" a Torre del Lago 

28 luglio - "FollSonica2019", Spiaggia di Levante Follonica 

Foto di Luca Franci

Francesca Raffagnino

 

 

 

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