LEGGE DI STABILITÀ, COSA SALTA CON LA CRISI DI GOVERNO

News inserita il 13-12-2016 - Attualità Siena

L'argomento di questi giorni, com'è normale che sia, non può che essere la caduta dell'esecutivo guidato da Matteo Renzi.

L'argomento di questi giorni, com'è normale che sia, non può che essere la crisi di governo. La caduta dell'esecutivo guidato da Matteo Renzi, al di là delle inevitabili conseguenze sullo scenario politico del nostro Paese, ha messo a rischio tutta una serie di disegni di legge, di interventi e di riforme che erano in programma. Ciò che però è stato inevitabile approvare è stata la Legge di Stabilità 2017, pena l'avvio del tanto temuto esercizio provvisorio.

Innanzitutto, sono stati confermati gli sgravi fiscali riguardanti ecobonus e detrazione al 50% per le ristrutturazioni edilizie. Sono previste inoltre alcune agevolazioni fiscali, come l'esenzione Irpef per i redditi dominicali e agrari. Per quel che concerne la tematica del welfare e del lavoro, va sottolineata l'istituzione di un buono per l'iscrizione negli asili nido, siano essi pubblici o privati. Importante infine il finanziamento del fondo per il pubblico impiego, delle assunzioni presso le amministrazioni dello Stato e del Servizio Sanitario Nazionale.

Ma, come abbiamo già detto, ci sono dei provvedimenti a fortissimo rischio. Va innanzitutto chiarito il fatto che la manovra è stata approvata con lo strumento della fiducia e dunque non è stato possibile apporre modifiche al testo a cui la Camera dei Deputati aveva già dato il suo via libera. Questo quindi non ha consentito di recepire alcune richieste, come, ad esempio quella dell'Abi, presieduta da Antonio Pautelli, la quale chiedeva la possibilità di spalmare in un quinquennio gli oneri dei contributi addizionali di cui il Fondo di Risoluzione si è fatto carico al momento del salvataggio di alcune banche, come Banca Etruria e  Banca Marche. Vi è però la possibilità che alcune misure possano essere inserite nel decreto Milleproroghe. I prossimi giorni aiuteranno ad avere più certezze e meno dubbi a riguardo.

C'è un altro argomento su cui ogni decisione è stata rinviata. Stiamo parlando del gambling, o gioco d'azzardo che dir si voglia. È un tema di cui il Parlamento si è molto occupato in questo periodo. E non potrebbe essere d'altronde. Si potrebbe facilmente spiegare il tutto con la crescita dell'online, che è stato legalizzato in ben 80 Paesi e che porterebbe a guadagnare, nei prossimi anni, 66 miliardi, una cifra a dir poco da capogiro. Potrebbe quindi essere adottato un decreto sui giochi.

Ma quali erano le misure previste dalla Legge di stabilità? Innanzitutto si è pensato alla riduzione del 30% delle slot presenti nei bar e nei tabacchi. Si può tranquillamente parlare, più che di taglio, di una vera e propria redistribuzione, riorganizzazione e razionalizzazione. La previsione, abbastanza ottimistica ma anche fortemente realistica, è quella di un incasso di 800 milioni di euro entro il 2018. Per fare ciò però è necessario rinnovare la concessione del Superenalotto, che scade tra due anni. Non va infine dimenticato la lotta alla ludopatia e alla dipendenza. Però probabilmente questo è un tema che va ben oltre la Legge di stabilità. E la crisi di governo.

 

 

 

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