GRIG: "LASCIATE IN PACE I TIGLI DI STAGGIA"

News inserita il 18-02-2025 - Poggibonsi

Le parole dell'associazione ecologista Gruppo d'Intervento Giuridico

A Staggia, nel comune di Poggibonsi, nove maestosi tigli lungo la Via Romana, tratto urbano della Strada Statale 2 "Cassia", rischiano di essere abbattuti. La decisione, comunicata ai residenti dall’amministrazione comunale, sarebbe legata ai lavori di rifacimento dei marciapiedi.

"Ma è davvero necessario sacrificare questi alberi? Sono malati, pericolanti, o rappresentano un rischio per la sicurezza pubblica? - dice GrIG". A queste domande non sembra esserci una risposta chiara, e l'ipotesi dell’abbattimento solleva dubbi e perplessità.

"Oggi esistono tecniche avanzate per la riqualificazione urbana che permettono di preservare le alberature esistenti, salvaguardandone le radici. Inoltre, sono disponibili fondi pubblici, sia statali che europei, per interventi sostenibili - dchiara l'associazione"

La questione non è solo ambientale, ma anche giuridica: senza una perizia che certifichi inequivocabilmente la pericolosità degli alberi, il taglio non può essere autorizzato. Lo ha stabilito una recente sentenza del Consiglio di Stato (Sez. V, 27 ottobre 2022, n. 9178). Inoltre, la Cassia, realizzata nel 1928, è sottoposta a vincolo culturale ai sensi del decreto legislativo n. 42/2004: qualsiasi intervento, comprese le modifiche al patrimonio arboreo, necessita di specifica autorizzazione.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha presentato un’istanza di accesso agli atti e chiesto chiarimenti alle autorità competenti, coinvolgendo Ministeri, Regione Toscana, ANAS, Soprintendenza, Provincia di Siena e Carabinieri Forestali. L’obiettivo è verificare se esistano reali motivazioni tecniche o sanitarie per l’abbattimento, nonché accertare l’eventuale presenza di autorizzazioni amministrative.

Gli alberi lungo le strade non sono solo elementi del paesaggio, ma svolgono un ruolo cruciale nella riduzione dell’inquinamento e nella lotta ai cambiamenti climatici. Il GrIG auspica che l’amministrazione riveda la propria posizione, evitando un intervento che appare sproporzionato e potenzialmente lesivo dell’ambiente.

 

 

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