DA ALTOPASCIO A SIENA CONTRO LE DIPENDENZE

News inserita il 12-09-2016 - Eventi Siena

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Partita l’11 settembre per arrivare a Siena il 16 settembre, cinque tappe come viandanti tra vestigia del passato, arte, paesaggi, cento chilometri a piedi sulla Via Francigena toscana, da Altopascio a Siena, un cammino “terapeutico” e uno strumento pedagogico rivolto a 60 pazienti e operatori dei servizi delle dipendenze lombarde. 

Promotore dell’iniziativa è Passaggio Chiave, Rete per le Dipendenze e la Montagnaterapia, che sta costruendo da mesi questa forte esperienza. Parteciperanno operatori e pazienti della ATS Monza e Brianza, Unità Operativa Dipendenze ASST di Monza, Unità Operativa Dipendenze ASST di Vimercate, Associazione DIANOVA Onlus (comunità di Garbagnate Milanese e di Cozzo di Lomellina), Comunità ARCA di Como, Comunità il Molino – Società Cooperativa Sociale Sette Onlus, Comunità Il Progetto Cooperativa Sociale, Alpiteam Scuola di Alpinismo Lombardia. Il progetto è stato finanziato e sostenuto da Cai Lombardia, Enervit, Fondazione Collegio della Guastalla, Sport Specialist, Endress-Hauser spa, Ats Monza e Brianza.
Un evento unico per quanto riguarda la Brianza e la Lombardia e tra i primissimi nell’intero panorama nazionale degli enti che trattano dipendenze patologiche, che accomuna e integra servizi diversi: servizi pubblici quali il Sert, il Servizio Tossicodipendenze e il Noa, il Nucleo Operativo Alcologia, servizi privati quali il Cai, le comunità terapeutiche e il volontariato.
L’obiettivo è di offrire ai partecipanti un percorso di rivisitazione interiore tramite il cammino quotidiano (circa 25 chilometri) lungo i colli toscani che parlano di storia, tradizione e spiritualità. Centrale sarà la lentezza del cammino e la dimensione relazionale che scaturirà dall’incontro tra persone diverse per storie passate ed esperienze presenti. Ai momenti di cammino si alterneranno momenti di confronto, scrittura autobiografica dell’esperienza, momenti in cui prendersi del tempo individuale anche in solitario, ma mai in solitudine, e nello stesso tempo una comunicazione aperta e circolare con tutto il gruppo.

 

 

 

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