CAPORALATO NEL CHIANTI, PERQUISITA UNA COOPERATIVA

News inserita il 17-03-2017 - Cronaca Siena

I lavoratori delle aziende, in prevalenza originari del Senegal, vivevano in condizioni "raccapriccianti".

Prosegue la vasta operazione contro il caporalato nel senese. Decine di carabinieri della Compagnia di Poggibonsi, insieme a personale dell’Asl, sono entrati in azione tra Radda in Chianti, Castellina in Chianti e Castelnuovo Berardenga. Le perquisizioni, effettuate in dormitori, aziende agricole e abitazioni private, hanno portato alla luce una rete di sfruttamento del lavoro da parte di una cooperativa, che aveva collaborazioni su tutte il territorio provinciale. Le aziende, al momento, non avrebbero alcuna complicità nell’attività criminosa. Da quanto ricostruito dagli uomini dell’Arma, i lavoratori, in prevalenza originari del Senegal, vivevano in condizioni «raccapriccianti». Rischiando ogni notte, perché il riscaldamento derivava da stufe elettriche sistemate alla meglio dentro i dormitori. Uno dei quali, a Monti nel comune di Castelnuovo, è stato visitato anche dal sindaco Fabrizio Nepi per toccare con mano il dramma quotidiano delle persone sfruttate. I titolari della cooperativa, sorpresi dall’operazione investigativa, si sarebbero difesi, mostrando la documentazione che attesta la regolarità dei propri dipendenti. Materiale che sarà oggetto di indagine, perché da quanto dichiarato dai lavoratori, la realtà sarebbe molto differente. L’operazione è arrivata al termine di un’indagine prolungata, con l’azione della cooperativa che è stata seguita per settimane per trovare i riscontri necessari.

 

 

 

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