BLOCK NOTES: POLITICA SENESE E PROSPETTIVE, NE VEDREMO DELLE BELLE

News inserita il 19-01-2017 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

Un paradosso fra Siena e il suo Sindaco.

Bruno Valentini cerca di recuperare il consenso mettendo in piedi diverse iniziative ma sembra proprio che la gente, in una città stremata dalla crisi del Monte e dalla mancanza di posti di lavoro, da questo orecchio non ci senta più.

Ai Senesi paradossalmente poco importa che i conti del Comune siano stati rimessi in ordine. Loro si aspettano risultati concreti sul terreno della vivibilità e dell'ordine pubblico, sulla attenzione al patrimonio e al decoro urbano, oltre che una ripresa di quella forza lavoro che stenta maledettamente a riprendere, non dico la corsa, ma almeno un faticoso cammino.

I dati sfornati dalla Segretario della locale CGIL Guggiari fotografano una situazione nella quale diverse attività imprenditoriali chiudono senza che su questo terreno si avverta concretamente una voglia di ripresa del pubblico e del privato. Contiamo quasi esclusivamente su rendite di posizione che, in quanto tali, sono destinate, se non reimpiegate in iniziative commerciali, artigianali, di servizi e industriali, a perdere in tempi relativamente brevi il loro valore.

I giovani, diplomati o laureati conta il giusto, stentano a trovare lo straccio di un posto di lavoro a tempo indeterminato sul nostro territorio. Sono pochissimi coloro che si inventano una qualche attività e sono sempre di più coloro che fanno la valigia verso altre Regioni o altri Paesi dello scacchiere Europeo. E non solo.

Insomma accanto ad una Siena che si posiziona costantemente fra le prime città d'Italia, vuoi per la qualità della vita, vuoi per le sue attrattive artistiche e vuoi per quei depositi bancari su cui si fondano le rendite di posizione di cui sopra, la figura del Sindaco si posiziona appena in ottantesima ruota al pari del Sindaco destrorso di Arezzo, e non ci consola che quello pentastellato di Livorno navighi in acque ancora più limacciose.

La classifica del Sole 24 Ore può essere letta, come tutte le graduatorie sfornate fra dicembre e gennaio, in tanti modi, ma comunque la squaderni testimonia il disagio dei Senesi di fronte ad un Primo Cittadino che paga l'immobilismo dei primi due anni del suo mandato, tutto rivolto a ricucire un bilancio che presentava diverse falle, e che paga, diciamocelo, anche responsabilità politiche e morali non sue ma di un Partito, il PD, chiamato a rispondere di evidenti colpe sulla “gestione” della Banca e della Fondazione e di una situazione, interna alla compagine Consigliare, da subito messa alle strette dai Monaciani, e stressata da Ceccuziani - ma esistono ancora? - e da elementi fondanti del Siena Cambia.

C'è addirittura chi, come Gianni Porcellotti, affida le sue lamentele a Facebook e qui casca l'asino.

Le battaglie io le facevo, quando mi ero illuso di poter cambiare qualcosa nel mondo della sinistra, all'interno del Partito. Nella sezione di San Miniato e in tutti consessi nei quali avevo facoltà di parola. E se non l'avevo...me la prendevo lo stesso.

Facebook è una palestra a volta interessante di idee e progetti, ma la politica si fa da un'altra parte. Ci si confronta e se si hanno i numeri ci si conta e si toglie la fiducia a chi non ci rappresenta più. Così semplicemente.

Partecipando ad un Convegno organizzato più di una anno fa da Mauro Marzucchi sostenni che il PD, questo PD, non avrebbe potuto competere in futuro contro, per esempio, una lista civica compatta e riunita intorno a personaggi di una certa caratura morale e politica.

Mi pare che Eugenio Neri, dopo essersi smarcato dal Consiglio Comunale, pensi di tornare in campo creando una “lista di persone” slegate dai partiti.

Vedremo cosa succederà, ma un PD inane e un Sindaco in balia dei marosi come appare il Valentini, aldilà del posto in classifica, mi fa ritenere che ne vedremo delle belle da qui alla corsa verso Palazzo Pubblico.

Roberto Morrocchi

 

 

 

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