L'incredibile e impetuosa Carriera della Nobil Contrada dell'Oca
Ho raccontato a modo mio la Carriera di agosto scrivendo che Lodola ha baciato il Papero, ho dato giudizi spero corretti e ho buttato giù le ''mie'' pagelle. Ora devo glorificare la Nobil Contrada dell'Oca e il popolo di Fontebranda che fra Covid e squalifica ha atteso quattro lunghissimi anni prima di tornare sul Campo. Ecco sta qui la forza della gente del Paperone...nel sentimento univoco che ha spinto questa gente nel rivendicare l'ingiustizia della squalifica e che voleva comunque tornare alla vittoria a 11 anni dal volo di Tittia e Guess agli ordini di Capitan Claudio Cocchia.
Conta fino ad un certo punto...ma conta tantissimo...come si sia arrivati al successo.
Volevano vincere e basta.
C'era la voglia, tutta la voglia e il coraggio di un popolo che si era sentito in qualche modo sacrificato. E hanno vinto senza se e senza ma, anche se mi fa impazzire lo spot dei paperi che insieme cantano ''con le mani, con il cuore, con il culo...ciao ciao.''
Perché nel Palio il fattore C conta. Eccome.
Un bravo di cuore a Capitan Stefano Bernardini e un bravo doppio al Governatore Francesco Cillerai che questa gente ha tenuto coesa per quattro anni intorno a Fontebranda.
E non era scontato.
Io nella vittoria dell'Oca ho creduto dal momento in cui un popolo immenso di donne, uomini, ragazzi e citte è esploso intorno a Zio Frac. Credevo che il Tittia avrebbe battezzato il barbero sul quale aveva volato nel Drago. E invece nell'Oca è montato il Brigante Sanna. Ma ci poteva montare chiunque perché l'entusiasmo avrebbe sostenuto sempre il volo di Zio Frac.
E poi la storia ci dice che l'Oca mai è stata angustiata da lunghi digiuni. Quando capita il cavallo giusto, loro sembrano annusare l'aria e vanno a segno.
È andata così anche questa volta e la loro...per me breve...attesa si è sciolta nella Carriera incredibile, impetuosa e inafferrabile di Zio Frac. Tantissimi giovani ma io mi sono commosso vedendo i miei vecchi amici...il Bozzi, il Toti, il Sensi, il Luppoli, il Rosa, il Sordi, il Bonetto, il Burroni e tutti quelli che sono nel sonetto di Checco Vannoni e Vi guardano da un altro mondo.
Godetevi questa vittoria...l'avete pretesa ed è arrivata. Cosa volete di più?
Roberto Morrocchi