BLOCK NOTES: MONTE DEI PASCHI, DALLA PASSIONE ALLA RESURREZIONE

News inserita il 14-04-2017 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

Feste pasquali con un filo di speranza per la Banca

Venerdì di Passione, in attesa di quella che per tutti i credenti è la Festa più bella, quella della Resurrezione, della Pasqua, di una nuova vita.

Ed io, per una volta, voglio vivere il tutto con un filo di speranza, parlando del Monte.

L'Assemblea dei Soci del Monte dei Paschi ha chiuso con voto ampiamente favorevole il bilancio al dicembre del 2016. Niente di nuovo sotto il sole, direte Voi, i dati erano da tempo noti a tutti. E invece io prendo spunto proprio dalle parole di Marco Morelli per vedere la luce in fondo ad un lunghissimo tunnel che sembrava non dover mai vedere la fine.

Intendiamoci sono stati fatti, dai dipendenti in testa, e dagli obbligazionisti ed azionisti, tanti sacrifici ed altri ci aspettano per dare le gambe ad un piano industriale, già pronto, che deve trovare ancora la necessaria approvazione dalla Commissione Europea e dagli Organi di Vigilanza.

Pensavo, francamente, che l'adempimento Europeo dovesse avvenire in tempi più rapidi.

Bruno Valentini, che è da sempre un ottimista e qualche volta un sognatore, crede che tutto si risolva in un paio di settimane. Io, che tendo allo scettico blu, mi accontenterei che il “piano” venga approvato entro l'estate, al massimo entro il prossimo settembre.

Intanto però “la barca va”. Morelli che ha fatto di tutto e di più per portare a termine il progetto di ricapitalizzazione del Monte, attingendo al mercato finanziario e ai privati - mancato l'obbiettivo - guarda solo in avanti, convinto che si debbano superare le macerie del passato.

Grazie all'intervento dello Stato, provvidenziale anche se portato con almeno sei mesi di ritardo, la Banca potrà tornare a fare la Banca, riprendendo con un passo meno incerto il cammino, recuperando, come sta già facendo fette di mercato e clienti...con l'obbiettivo di riposizionarsi nel medio periodo fra i capisaldi del sistema finanziario e bancario del nostro Paese.

Non sarà facile, ma le prospettive ora ci sono. Trovo ingeneroso, oltre che non aderente con la realtà, quanto affermato dal pentastellato Carlo Sibilia: per lui non c'è discontinuità fra la gestione Mussari-Vigni e poi quella Profumo-Viola, con quanto posto all'attenzione delle autorità europee competenti da Marco Morelli.

Lascio a lui il ruolo di disfattista, ma so che è, purtroppo anche a Siena, in buona, o cattiva, fate Voi, compagnia.

Riguardo poi alla massa imponente delle sofferenze, ritengo di assoluto interesse quanto dichiarato da Morelli sull'origine, la consistenza e la ripartizione territoriale delle stesse.

I 100 prestiti più pesanti gravano sullo stock complessivo per il solo 3,5%, sfatando quanto asserito da tempo da certe nostre menti illuminate.

Meno della metà delle sofferenze trova la sua origine a far data da prima del 2004. E' chiaro, questo Morelli non lo dice ma lo affermo io, da vecchio componente dell'allora Ufficio Contenzioso, che una buona parte di queste partite problematiche siano affluite al Monte con l'acquisizione nel 2008 di Banca Antonveneta che aveva un portafoglio sofferenze – sul quale MAI fu fatto una indispensabile “due diligence” - da assimilare alla carta straccia.

Di un certo interesse sapere che il 76% del contenzioso è stato gestito dalla rete territoriale del Monte, che le pratiche sono ripartite proporzionalmente fra tutte le aree geografiche del Paese e che la pratica media è inferiore a 200mila eurini.

Chiunque può fare le congetture del caso, ma io continuo a ritenere che sia stata la crisi più arcigna vissuta dal 1929, al mondo, ad aver generato in tutte le Banche miliardi di sofferenze.

Altro discorso attiene al Monte. Alla gestione Mussari e all'acquisto senza capo né coda di una Banca che valeva appena sei miliardi e che ci è costata alla fine dei salmi oltre 20 miliardi.

Aspetto l'esito della vicenda giudiziale, anche se di strada fra Siena e Milano ne è stata fatta poca...però in quasi sette anni...

Buona Pasqua a tutti, agli ottimisti e ai pessimisti, mai ai disfattisti.

Roberto Morrocchi

 

 

 

Galleria Fotografica

Web tv