ARCHITETTANDO IN CUCINA: CAFFÈ IN FORCHETTA, UN DESSERT TOSCANO

News inserita il 16-07-2020 - Ok Siena - Rubrica Architettando in cucina

Dolce buonissimo e facile da fare

Ho gustato di nuovo questo dolce, un paio di anni fa ed stato fantastico poterlo di nuovo gustare dopo tanto tempo. Questo dolce, nella mia famiglia, non era conosciuto ma l’ho mangiato fino ai tempi del liceo, a casa di una mia amica ed era magnifico, perché aveva anche un po’ il gusto del proibito: i miei, all’epoca, non mi facevano bere caffè. Poi la vita ci ha diviso e non mi era più capitato di mangiarlo. Questo è un dolce tradizionale che era in uso in Toscana ed Emilia Romagna, quando ero bambina. Poi ingiustamente cancellato dalla panna cotta, non si è visto che di rado in qualche trattoria. Ma non è comprensibile questa caduta nell’oblio, perché è un dolce buonissimo e facile da fare. Così, mi sono riproposta di rifarlo ed effettivamente l’ho rifatto molte volte, ma poi, tra farlo e pubblicarlo, spesso passano mesi, a volte come in questo caso, anni. Comunque grazie alle lezioni di cucina e piccola pasticceria che tengo, oggi eccolo pubblicato, perché le mie allieve reclamavano la ricetta a gran voce. Non le posso biasimare, è un modo magnifico di concludere il pasto, molto leggero e di soddisfazione. Le dosi sono per 5 stampini monodose da 100 ml, se lo fate in uno stampo unico, da budino, occorre triplicare tutto.

Ingredienti
 
Per il caffè in forchetta (5 stampini monodose da 100 ml)
300 g di caffè pari ad una moka da 6 tazze
50 g di zucchero
150 g di uova 3 uova intere medie

Per il caramello
100 g di zucchero
25 g di acqua

Per decorare
alcuni chicchi di caffè
alcuni cucchiai di rum
alcuni cucchiai caramello liquido

Istruzioni
In una casseruola a fondo spesso, preparare il caramello, inserendo lo zucchero e l’acqua e lasciare a fuoco basso finché il caramello non ha raggiunto un color ambra scuro. Quando è pronto rivestire con il caramello tutti gli stampi, facendo attenzione che non siano freddi, altrimenti il caramello indurisce subito e non si sparge su tutta la superficie in modo omogeneo.

Sabrina Fattorini - www.architettandoincucina.it

 

 

 

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