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ENERGIE RINNOVABILI, SE NE PARLA A SINALUNGA

News inserita il 11-07-2010

     

Al Ciro Pinsuti importante incontro pubblico tra assessori e cittadini, per affrontare un tema di stretta attualità.

 

Un incontro pubblico sul tema delle energie alternative e delle fonti rinnovabili, promosso dall’unione comunale del Partito democratico di Sinalunga, si terrà al Teatro Pinsuti lunedì 12 luglio alle ore 21.30. L'iniziativa è aperta alla cittadinanza e sarà l’occasione per discutere con amministratori, politici ed esperti del settore sul tema delle fonti energetiche alternative, sia dal punto di vista tecnico che normativo, e per approfondire opportunità ed eventuali criticità e sviscerare i dubbi dei cittadini.

All’iniziativa pubblica parteciperanno Andrea Francini, coordinatore del Pd comunale; Riccardo Agnoletti, assessore all’Ambiente del comune di Sinalunga; Gabriele Berni, assessore all’Ambiente della provincia di Siena; Fabrizio Vigni, parlamentare del Pd e coordinatore nazionale degli Ecologisti Democratici; Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana; Beppe Croce, responsabile agricoltura e territorio rurale di Legambiente Toscana; Simone Bastianoni, docente presso il dipartimento di chimica dell’Università di Siena; Leonardo Maiellaro, responsabile tecnico di Apea, l’agenzia provinciale per l’energia e l’ambiente; e Loredana Torzello, responsabile del Centro per il trasferimento tecnologico sulle energie rinnovabili. A moderare la discussione sarà Sara Lucaroni, giornalista di Teletruria.


L'iniziativa – spiega Andrea Francini – si inserisce nel dibattito pubblico su un nuovo modello di sviluppo energetico, non più legato all'utilizzo delle fonti fossili tradizionali non rinnovabili. Contribuire a ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera è un impegno ormai improrogabile. Per fare questo le uniche alternative al nucleare sono il risparmio energetico e l'utilizzo di fonti rinnovabili. La realizzazione di impianti per la produzione di energie rinnovabili, dal fotovoltaico all’eolico, dal geotermico alle biomasse, dev’essere accompagnata da un processo il più possibile partecipato e condiviso con le comunità locali – conclude Francini – per coniugare lo sviluppo energetico con i costi ambientali che una comunità e un territorio sono in grado di sostenere”.

 

 

 

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