Sabato 8 agosto Orizzonti Festival apre i battenti
alle 17 al
Lago di Chiusi ultima replica dello spettacolo di
Silvia Frasson La Santa, ovvero quando Mustiol
a
volò sul lago.
Alle 18 ai giardini del Duomo l'incontro organizzato in collaborazione con il Museo Nazionale Etrusco di Chiusi dedicato a Mediterranea. L'olio nella cultura etrusca.
In Piazza Duomo alle 21.30 è la danza di Emanuele Soavi InCompagny con ARIADNEamore mentre alle 22 al Chiostro di San Francesco spazio all'opera con La Voix Humaine di Francis Polulenc con Tiziana Fabbricini
, Andrea Dindo al pianoforte e la direzione di Sergio Alapont
. Alle 23 incontriamo
di nuovo
Silvia Frasson al Museo Civico - La Città Sotterranea con i racconti d
e
Le Mille e una notte.
VisitAzioni
Silvia Frasson
Silvia Frasson fino all'8 agosto presenta una serie di VisitAzioni che attraverseranno alcuni luoghi simbolo della Città di Chiusi: il Lago, gli Antichi Lavatoi e la città sotterranea del Museo Civico.
Narrazioni di miti e leggende affidate all'attrice di origini chiusine che vede nelle antiche storie un tramite per riscoprire luoghi e abitudini del territorio.
La Santa, ovvero quando Mustiola volò sul Lago, Le mille e una notte e il Decameron vista attraverso i luoghi e la storia della Città di Chiusi.
Sul lago di Chiusi racconta la storia di Santa Mustiola, patrona di Chiusi, perché proprio su quel lago avvenne il miracolo che si ricorda e festeggia il 3 luglio di ogni anno.
"E' la seconda volta che mi capita di raccontare la storia di una Santa. Sono storie di persone che hanno fatto della loro vita una missione, della loro fede l'unica strada, persone che hanno creduto fortemente in qualcosa e che spesso sono rimaste sole, e sono state tradite. Traslando le loro storie è facile avvicinarle a noi, a qualcosa che per noi è sacro, quello in cui crediamo, spesso ciecamente, senza difese e in completo abbandono. E per credere in questo modo ci vuole molto coraggio. Una fede, una scelta di vita,un'idea politica . Metterle davanti a tutto. Viviamo un periodo storico-sociale in cui spesso ci viene detto che bisogna credere soprattutto in noi. Mi sembra che, invece, bisogna recuperare
altro in cui credere, qualcosa al di fuori di noi, che sia più grande, più importante, noi ci sentiamo già tanto onnipotenti". Silvia F
r
asson
Le Mille e una notte, storia in cui si parla di qualcuno che racconta storie.
"Racconto storie per condividere un'emozione, una domanda, un dubbio, una paura. Attraverso le storie cerco di avvicinarmi agli altri, racconto per non essere sola. E racconto perché amo immaginare e far vivere cose che sennò non esisterebbero. Invece racconti e appaiono. E' una bella magia". Silvia Frasson
.
*Gli spettacoli si svolgeranno:
Sabato 08 agosto ore 17.00 - Lago di Chiusi in barca (obbligatoria prenotazione - max 20 posti)
La Santa, ovvero quando Mustiola volò sul Lago
Sabato 08 agosto ore 23.00 Museo Civico La città sotterranea
Le mille e una notte di Anonimo
ARIADNEamore
Emanuele Soavi InCompany
Uno spettacolo Teatro-Danza per 5 danzatrici, 1 danzatore, 1 attrice, 1 DJ, 10 fotografie e 1000 calze di seta
Coproduzione Emanuele Soavi InCompany e Festival Orizzonti Fondazione, con il Festival di Ludwigshafen – Theater im Pfalzbau
Alle 21.30 ritorna sul palcoscenico all'aperto di Piazza Duomo
Emanuele Soavi con ARIADNEamore.
Emanuele Soavi per la sua incompany crea dopo DAEDALUS//DREAMS e PANcomplex, ARIADNEamore, ultima parte parte di una trilogia dedicata al Mito in co-produzione con il teatro in Pfalzbau Ludwigshafen (D). Insieme al compositore Wolfgang Voigt (Kompact Records), la light designer Cristina Spelti, il drammaturgo Stefan Bohne e i sette peformer in scena Soavi ci immerge in un universo gioioso, pieno di femminilità e sessualità costruito sulla base del mito Greco dedicato alla protagoniste femminili in generale nonché a quella di Arianna. Mentre con la figura di Dedalo affondava la sua ricerca sul tema del potere rivoluzionario del genio e con Pan in quella legata alle emozioni piú estreme nascoste, ora in ARIADNEamore lo sviluppo si concentra tutto sul senso della passione e dell' amore incondizionato. Un ritratto-immagine della donna capace per amore di correre rischi a costo di superare fatiche e sacrificare la propria vita. La scena é una stanza come quella di un "Hotel della seduzione" che tradotta secondo la lettura di Roland Bartes nei suoi Frammenti D
'
Amore é fatta di oggetti che rappresentano e conservano la memoria di eventi passati. Il labirinto, il minotauro sono un insistente e inquietante ricordo, come quello della foto della spiaggia dove é stata lasciata dall´argonauta Teseo. Forte e ancora il ricordo dell
'
odore dei mariti, degli amanti, dei padri e dei figli morti, fuggiti o andati in guerra. Nuovamente Arianna e´sola sulla spiaggia, come lo sono anche tutte le altre donne, tutte le altre ninfe sole con i loro miti ancestrali, sopravvissute nei secoli. Ballano, cantano, sono forti e languide, tristi e isteriche, amorevoli e prepotenti, puttane e madri, figlie, amanti e regine. Ma sempre c'è in loro un desiderio ... e anche se sentono la mancanza di qualcosa … si scompogono insieme nell´estasi lacerante provocata dalla musica e dalla presenza del dio dioniso.
La Voix Humaine
di Francis Poulenc
Tiziana Fabbricini, soprano
Direttore Sergio Alapont
Maestro al pianoforte Andrea Dindo
Regia, scene e costumi Renato Bonajuto
Produzione Festival Orizzonti Fondazione
Alle 21.00 al Chiostro di San Francesco ultima replica di La Voix Humaine di Francis Poulenc, capolavoro imperdibile del Teatro del Novecento, presentato in Prima Nazionale al Festival Orizzonti. In scena solamente una donna al telefono, una complicata rottura di un rapporto d'amore. A interpretarla, Tiziana Fabbricini una delle "Violette" storiche del nostro repertorio verdiano, accompagnata al pianoforte da Andrea Dindo.